Sardegna

Sport come modello educativo, Lucchetta e Tapia show a Cagliari

Campionidivita, tappa davanti a 500 studenti delle superiori

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 12 MAR - Da Cuba in Italia a cercare lavoro e fortuna con lo sport. Prima dell'incidente che gli ha fatto perdere la vista, ha giocato a baseball anche a Iglesias.
    Dopo il buio, in qualche modo, è rinato. "Prima vedevo ed ero cieco, ora sono cieco e vedo". È il messaggio lanciato a Cagliari da Oney Tapia, medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici di Tokyo nel getto del peso e nel lancio del disco per non-vedenti, tre volte oro agli Europei. Spalleggiato da un altro campione, Andrea Lucchetta, bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles e oro ai mondiali di volley, davanti a quasi 500 studenti di quattro scuole superiori di Cagliari, ha fatto vedere, dal palco del Teatro Massimo, come si respinge una palla con la mazza. E come si lanciano peso e disco. Alla fine ha anche ballato. Tutto questo per dire alle nuove generazioni: "non fermatevi davanti agli ostacoli, se avete un traguardo, lottate per raggiungerlo".
    È la quinta ed ultima tappa 2024 di Campionidivita, un'iniziativa promossa dalla società RG in collaborazione con Intesa Sanpaolo e patrocinata dal Comitato Italiano Paralimpico.
    "Qualunque sia la disciplina sportiva che, per passione o per predisposizione, si sceglie di praticare - ha spiegato Lucchetta - quello che conta è riuscire a viverla sempre con leggerezza e divertimento, rispettando sé stessi e gli altri. Servono impegno, determinazione, passione, ma soprattutto il rispetto per la propria vita e per quella degli altri, il che si esplicita nella capacità di essere inclusivi nella diversità. Lo sport insegna proprio questo, ad essere persone leali e rispettose del tuo compagno di squadra così come del tuo avversario".
    Messaggio ribadito da Tapia: "Dopo l'incidente che mi ha fatto perdere la vista ho acceso una nuova luce nella mia vita e ho deciso di farlo seguendo la mia passione più grande: lo sport. Ciascuno di noi ha un talento nascosto che spesso tende a rimanere tale: la tenacia". Assente oggi, ma presente alle altre tappe, Oxana Corso, velocista, argento Mondiale sui 100 e 200 metri alle Paralimpiadi di Londra e detentrice del record mondiale sui 400 metri di velocità: "Non sentitevi mai diversi - questo il suo messaggio a distanza - alla fine, se ci pensate, siamo diversi da chi? In realtà da nessuno di reale, solo dell'idea che ci facciamo di ciò che vorremmo essere, ed è solo colpa nostra se ci lasciamo influenzare dal pensiero di "perfezione" che ognuno di noi richiede a sé stesso. Servono coraggio e determinazione. Il resto arriva". (ANSA).
   

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