(ANSA) - ORISTANO, 20 MAR - È chiamato pesce povero, in
realtà è ricco di proprietà benefiche per la salute e gusto. Per
favorire un maggior consumo di specie meno pregiate ma saporite
e che fanno parte della tradizione culinaria dell'Oristanese
parte un progetto di educazione alimentare e sensibilizzazione
per operatori e consumatori con una serie di attività.
Acciughe, sugarelli, moscardini bianchi, muggini e pesci
sciabola, boghe, menole, occhiate, aguglie, sardine, sono alcune
delle specie di pesci, sia di mare che d'acqua dolce,
dimenticate dal mercato. "Cercheremo di valorizzare e riscoprire
ricette a base di pesci stagionali, locali, scarsamente
consumati nei ristoranti e punti vendita da inserire nei menù di
ristoranti e agriturismi provinciali", spiega Marino Illotta
coordinatore regionale Uecoop. Il progetto coinvolge chef e
locali di ristorazione, operatori ittici e consumatori. "Con la
consapevolezza che il pesce 'povero' è sano, economico perché la
scarsa richiesta ne fa diminuire il prezzo e fa bene
all'ambiente. Il suo consumo consentirebbe minore pressione su
altri pesci molto sfruttati, riducendo le conseguenze negative
di queste errate pratiche di consumo sulla biodiversità marina e
lacustre - aggiunge Illotta- riscoprire il pesce dimenticato
vuol dire mangiare più sano e vario, proteggere gli ecosistemi
di mari e laghi, sostenere le economie dei diversi territori
portando in tavola pesci locali invece che di importazione,
ancora, dare dignità a specie che spesso vengono scartate e,
così facendo, ridurre gli sprechi".
Ricette tradizionali di un tempo saranno proposte a breve dai
ristoratori con una turnazione. Intanto il 22 alle 11
all'alberghiero quattro chef in occasione della presentazione
del progetto, presenteranno altrettante ricette. Potranno poi
essere degustati "Paccheri con fumetto di muggine e bottarga" e
"Sardine in agrodolce", preparati dagli studenti. (ANSA).
Il pesce povero conquista spazio nei menu dei ristoranti
Sardine, sugarello e sgombro, "Meno nobile ma molto buono"