(ANSA) - SASSARI, 25 MAR - In Sardegna calano export e
import. Lo rivela uno studio della Camera di Commercio di
Sassari.
Focalizzandosi sul nord Sardegna, lo studio rileva che
l'interscambio commerciale del 2023 vale per l'area circa 937
milioni di euro: 701 milioni di importazioni e 236 milioni di
esportazioni. Le importazioni di carbone, nonostante un calo da
160 milioni rispetto al 2022 e una perdita del 18,6%,
rappresentano il 43% del valore dei prodotti importati: 303
milioni. Seguono pesci e molluschi conservati e lavorati, pari a
40 milioni, in calo del 31% rispetto al 2022. Tra i principali
partner commerciali in questo ambito, l'Ecuador vale 11,5
milioni.
Le esportazioni ammontano a circa 235 milioni. La parte del
leone la fa, con circa il 40%, il lattiero-caseario. Oltre l'80%
vola negli Usa, poi Canada e Germania. Cresce l'apprezzamento
dei formaggi del nord Sardegna anche nel mercato svizzero, che
nel 2023 è andato oltre i 2 milioni di euro. Cala invece
l'export di prodotti chimici di base (-35%) e bevande (-7%),
mentre aumenta del 2% l'esportazione di su legno e sughero. Pur
restando primo, il mercato Usa cala del 6,5, quello tedesco per
i prodotti chimici del 38%. È boom, invece, per navi e
imbarcazioni. Si passa dai 3 milioni di euro del 2020 ai 26 del
2023. La crescita è frutto soprattutto della presenza tra i
partner commerciali delle Isole Cayman, dove vengono destinati
oltre 7,5 milioni di imbarcazioni. Bene anche Malta, dove si
passa da 485mila euro di venduto nel 2022 a 6 milioni nel 2023,
e Panama, mercato sconosciuto fino al 2022, verso il quale lo
scorso anno sono partiti prodotti navali per oltre 2 milioni.
Per il presidente della Camera di Commercio di Sassari
Stefano Visconti, "si rilevano interessanti ambiti in crescita,
come la nautica, e la tenuta di filiere storiche, come
l'industria casearia". (ANSA).
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