(ANSA) - CAGLIARI, 30 MAR - Hanno incrociato le braccia
proprio alla vigilia della Pasqua ma la lotta per il rinnovo del
contratto con Federdistribuzione non si fermerà oggi. Filcams
Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs lanciano da Cagliari, dove c'è
stato un flash mob davanti alla prefettura, la mobilitazione
nazionale che alla vigilia di Pasqua ha visto i lavoratori in
piazza in tutti capoluoghi di regione d'Italia: "intanto abbiamo
chiesto ai lavoratori di non dare la disponibilità per il giorno
di Pasqua e quello di Pasquetta - fanno sapere i sindacati - poi
la lotta continuerà finché non ci sarà un nuovo tavolo di
trattative.
Dopo l'accordo ritenuto soddisfacente siglato con
Confcommercio e Confesercenti, c'è stata la rottura della
trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della
distribuzione moderna organizzata per le imprese associate a
Federdistribuzione. Da qui la protesta.
"Tantissimi supermercati hanno dovuto chiudere: c'è
un'adesione importante con punte del 90% e 100% - ha detto Nella
Milazzo della Filcams - è un segnale molto importante che
Federdistribuzione dovrebbe cogliere. In cambio di un
riconoscimento economico di 240 euro lordi mensili vogliono
togliere i diritti e questo non è pensabile"
"Federdistribuzione è stata l'unica associazione datoriale di
questo comparto che non ha voluto firmare. Spera di avere delle
condizioni migliori per la Dmo ma peggiorative per i lavoratori,
che significa più flessibilità, e differenti dagli altri che
operano nelle aziende firmatarie del rinnovo - ha spiegato
Giuseppe Atzori della Fisascat Cisl - Adesso loro hanno
riconosciuto 70 euro che sarebbe l'equivalente della prima
tranche del precedente rinnovo contrattuale però è una loro
iniziativa che non è supportata da nessun tipo di accordo".
Secondo Cristiano Ardau (Uiltucs), "è vergognoso è che i
lavoratori di un supermercato abbiano condizioni peggiori di
loro colleghi che fanno lo stesso identico mestiere di un
supermercato aderente ad altre associazioni: è anche una
questione etica. E' inaccettabile". (ANSA).
Lo sciopero indetto oggi dalle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della distribuzione moderna organizzata ha registrato un'adesione "contenuta, tra l'8 e il 9% dei lavoratori delle aziende associate". Lo rende noto Federdistribuzione evidenziando che i disagi nei punti vendita sono "limitati e non si registrano difficoltà per gli acquisti". Federdistribuzione non ha fatto "mai mancare la disponibilità alla trattativa nelle diverse fasi che si sono succedute nei mesi precedenti e nel corso dell'ultimo incontro del 26 e 27 marzo ha dato apertura a riconoscere gli aumenti salariali espressamente richiesti dalle organizzazioni sindacali, avendo sempre ritenuto importante tutelare i lavoratori e garantire la sostenibilità per le imprese". Contrariamente a quanto fatto emergere dalle organizzazioni sindacali, Federdistribuzione precisa che "non è stata fatta alcuna richiesta di flessibilità incontrollata nella definizione dei contratti a termine, né è stato proposto alcuno smembramento del sistema di classificazione del personale ma l'inserimento di nuove figure professionali e nuovi ruoli di coordinamento e organizzazione".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it