(ANSA) - SASSARI, 16 APR - Il gip del Tribunale di Sassari,
Giuseppe Grotteria, ha disposto oggi l'imputazione coatta per
Fabiano Mario Saba, operaio 50enne accusato di omicidio colposo
per la morte del collega Antonio Masia, trovato senza vita il 25
luglio 2022 all'interno del impianto di smaltimento rifiuti
della Gesam, a Truncu Reale, nei dintorni di Sassari.
Il giudice ha respinto la richiesta di archiviazione per
Saba, presentata dalla pm Maria Paola Asara, accogliendola
invece per un altro operaio indagato, Luri Arben.
Lo stesso giudice ha accordato alla sostituta procuratrice
sei mesi di ulteriori indagini che riguardano il dirigente della
Gesam, Innocenzo Mario Giannasi, e due nuovi indagati, ossia il
presidente e legale rappresentante della società, Antonio
Cesaraccio, e la consulente aziendale Michela Paola Piera
Coppola. Per tutti e tre l'ipotesi di reato è omicidio colposo
per non avere attuato le misure di sicurezza.
Ora la pm dovrà formulare il capo di imputazione nei
confronti di Fabiano Mario Saba, difeso dall'avvocato
Pierfrancesco Cherchi, e sarà poi il gup ha decretare il rinvio
a giudizio.
Antonio Masia fu trovato morto nel capannone della Gesam, in
un punto nascosto, la sera del 25 luglio 2022, dopo l'allarme di
scomparsa lanciato dalla famiglia.
Inizialmente si pensò a un malore ma la Procura aprì
un'inchiesta e l'autopsia rivelò che Masia fu ucciso
dall'impatto con un macchinario.
Un paio di settimane dopo l'incidente, un incendio doloso
aveva distrutto completamente il capannone.
Ora l'inchiesta sfocerà sicuramente in un processo, resta da
stabilire se andrà a giudizio il solo Saba o anche gli altri
indagati. (ANSA).
Operaio morto a Sassari, imputazione coatta per un collega
La pm aveva chiesto l'archiviazione dei due indagati