(ANSA) - DORGALI, 25 APR - Fanno un lavoro che affonda le
radici nella storia della comunità, Dorgali, capitale
dell'artigianato artistico in Barbagia. Mestieri antichi come
quelli del ceramista e dell'orafo, che da generazioni danno da
mangiare a intere famiglie, ma che negli ultimi decenni sono
quasi scomparsi: nel 2024 trovare un 20enne in bottega è
un'impresa quasi impossibile.
Tra le più giovani a esercitare il mestiere dell'artigiano,
che unisce l'abilità manuale alla creatività, ci sono due donne,
in un settore che tradizionalmente parla al maschile: Maria
Giovanna Loddo, 40 anni, artigiana della ceramica e Gianna Ruiu,
di 39, orafa filigranista. La prima, diplomata all'Istituto
magistrale con un percorso di studi in Sociologia mai ultimati,
porta avanti la bottega del nonno aperta nel 1930; la seconda,
laurea all'Accademia delle Belle arti a Sassari, è partita dagli
studi artistici a cui ha unito quelli di marketing, raccogliendo
così la sfida delle nuove frontiere dell'artigianato.
La tradizione e l'innovazione verrebbe da dire, ma entrambe
concordano "sull'ineluttabilità delle nuove tecnologie per il
nostro mestiere". "Ho la fortuna di aver ereditato passione e
marchio (Ceramica Loddo, ndr) da mio nonno, che nell'epoca d'oro
per l'artigianato si era molto ingrandito - racconta all'ANSA
Maria Giovanna - Adesso i numeri non sono più quelli, ma io
continuo ad avere richieste che mi permettono di stare sul
mercato pur non usando più la monocottura come faceva mio nonno,
ma usando la tecnica del graffito: realizzo targhe, bomboniere,
vassoi, piatti, lampade, vasi e vendo nel negozio di Dorgali ma
anche in tanti punti vendita di tutta la Sardegna".
Gianna invece, la passione per l'oreficeria, "che è nel dna
dei dorgalesi", l'ha potenziata con gli studi. "Dopo la laurea -
spiega - mi sono formata in bottega, studiando a Firenze tutte
le tecniche. Nel 2021 ho fondato il mio brand 'Ruiu filigrana'
con cui realizzo sia gioielli tradizionali che collezioni
moderne. Sulla commercializzazione ho fatto il percorso inverso:
prima ho fondato un sito personale per la vendita online e poi
ho aperto la mia bottega. La vendita online è il presente e il
futuro delle nostre attività, per questo è necessario fare
percorsi di studi che prevedano non solo le materie artistiche,
ma anche studi in comunicazione e commercializzazione".
Il 26 e 27 aprile le due artigiane apriranno le loro botteghe
ai visitatori, a cui faranno vivere l'esperienza delle
lavorazioni artistiche in occasione dell'evento "Conosci Dorgali
- Esperienze artigianali", promosso dal Comune e
dall'assessorato regionale al Turismo. "Sono manifestazioni
importanti per attirare visitatori, far conoscere il nostro
lavoro e insegnare ai giovani che questo settore può avere un
futuro - sottolinea Maria Giovanna - Io curo molto poco il sito
online e i social ma, soprattutto se non si ha una storia alle
spalle, queste sono le nuove frontiere dell'artigianato dalle
quali non si può prescindere".
"Il nostro - aggiunge Gianna - è un campo in cui la manualità
e la creatività non bastano: l'artigiano deve conoscere i nuovi
settori tecnologici, come le stampanti in 3D che aiutano l'orafo
a realizzare il gioiello, le tecniche della commercializzazione
online, ma prima ancora competenze sulla cura dell'immagine:
fotografia e scrittura dei testi ad esempio. Solo così si
possono far conoscere le creazioni a un pubblico vasto e avere
un riscontro in termini di fatturato". (ANSA).
La sfida di due artigiane tra passato e futuro
La bottega del nonno e la scommessa delle vendite online