Sardegna

Basket: per la Dinamo stagione deludente, 'ora nuova squadra'

Bilancio finale del gm Pasquini, 'troppa discontinuità'

Redazione Ansa

 "Ripartiremo da Cappelletti e Bendzius, sarà una squadra nuova, con una base italiana che possa avere degli accordi pluriennali: sarà fondamentale lo spirito di appartenenza e sapere dove si è arrivati". Il general manager della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini archivia la deludente stagione della squadra guardando al futuro.
    I biancoblu non hanno centrato nemmeno un obiettivo dei tanti che si erano posti all'inizio: sono stati fatti fuori dalla Champions League, non si sono qualificati per la final eight di Coppa Italia, hanno chiuso il campionato di Lega A al decimo posto, mancando l'ingresso ai playoff. Penalizzata da un avvio disastroso con una sola vittoria e otto sconfitte, la Dinamo non è più riuscita a rialzare veramente la testa e l'esonero di coach Bucchi con l'arrivo di Markovic non ha cambiato di molto le cose.
    "L'andamento della squadra non ci ha mai soddisfatto, ha vissuto di alti e bassi, senza mai darti la sensazione di essere consistente, di una vera squadra", ha detto Pasquini nella conferenza stampa di fine stagione. "L'annata è andata in questa maniera, dobbiamo cercare di fare meglio in futuro. Le basi sono solide, avverto tanta voglia di ripartire, tanta energia da parte di coach Markovic e mi fa piacere perchè la prossima sarà una stagione ancora diversa".
    Ora ci saranno tanti addii: "Ovviamente sono tutti sotto osservazione: Cappelletti e Bendzius sono sotto contratto. Ma siamo all'inizio di maggio ed è presto: non buttiamo via tutto.
    È possibile che ci siano dei giocatori che non puoi più permetterti. Credo che Diop andrà ad alto livello: ha molto mercato, non so se Europa o Italia ma è destinato a un grande salto e non possiamo che essere felici per lui".
    Per il prossimo anno Pasquini conta di costruire una squadra diversa: "Con una squadra da battaglia possiamo conquistare la gente. Se riusciamo da subito a presentare un prodotto con questa energia, possiamo pensare di fare bene e partire da qui".

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