(ANSA) - CAGLIARI, 08 MAG - Un provvedimento debole, uno
strumento legislativo leggero rispetto a quanto sarebbe
necessario per bloccare davvero l'assalto delle multinazionali
dell'energia rinnovabile in Sardegna, oltre che non condiviso
con le comunità. Sono in sintesi le critiche al disegno di legge
approvato la scorsa settimana dalla giunta Todde sulla
sospensione per 18 mesi della realizzazione di mega impianti
nell'Isola.
"Durante la campagna elettorale abbiamo avuto
interlocuzioni con la presidente Todde - precisano i portavoce
Antonio Muscas, Marco Pau e Rita Corda durante una conferenza
stampa convocata in Consiglio regionale con il supporto del
consigliere Alberto Urpi (Sardegna al centro 20 Venti) -, ma non
abbiamo avuto modo di visionare il disegno di legge. Era invece
importante per il futuro della Sardegna che anche le comunità
potessero esprimere il loro punto di vista alla giunta".
"Da una parte siamo contenti che la presidente abbia preso
iniziativa in merito all'assalto in corso, ma il provvedimento a
oggi - spiegano - non blocca i procedimenti autorizzativi e
nemmeno la realizzazione, perché serve approvare una legge
regionale, così nel frattempo tutto va avanti". Non solo, i
comitati temono "che la strada intrapresa dalla giunta sia
debole e, alla luce delle recenti sentenze della Corte
costituzionale, destinata a soccombere".
Il coordinamento ribadisce la necessità di "una legge
organica che parta da una analisi dei fabbisogni energetici per
capire quanto serve al territorio, che entri nel merito della
tecnologia, della taglia e della dimensione degli impianti". Ora
i comitati, che attendono di essere ascoltati durante l'iter di
esame del ddl nella commissione competente, annunciano incontri
di sensibilizzazione con i gruppi consiliari di maggioranza e
opposizione e l'organizzazione di una manifestazione a Cagliari
entro fine maggio.
Il lavoro della Quinta commissione sul testo della giunta,
che come annunciato dal neo presidente Antonio Solinas potrebbe
cominciare già la prossima settimana, prevede le audizioni di
tutti i soggetti interessati, tra i quali anche il Comitato
scientifico per l'Insularità che, da quanto si apprende,
proporrà un proprio testo che punta al completamento della
pianificazione del territorio sardo, con l'estensione del Ppr
anche alle zone interne entro sei mesi. (ANSA).
Stop rinnovabili Sardegna, per comitati ddl debole e attaccabile
'Governatrice non ha condiviso il testo, serve legge organica'