Sardegna

Stop rinnovabili in Sardegna, Agici 'grande preoccupazione'

Carta, 'serve svolta culturale. Opportunità per sviluppo Paese'

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Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 MAG - "C'è una grande preoccupazione" per l'annunciato stop della Regione Sardegna sulle rinnovabili.
    "Occorre invece partire da una base culturale diversa e non dal presupposto che l'installazione sia un danno per il territorio che in qualche misura va compensato. Piuttosto dobbiamo studiare delle forme per coinvolgere maggiormente gli enti locali e la popolazione".
    Lo dice all'ANSA Marco Carta ad e direttore R&A Unit Utilities e Rinnovabili di Agici a margine del workshop a Milano su 'Le utilities nell'era della Generative AI: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset'.
    "Il nocciolo della questione sta negli iter autorizzativi che sono estremamente strutturati complessi e molto lunghi - precisa - servono anni per avere una risposta. La probabilità di essere autorizzati è bassa e quindi ci sono moltissime richieste: le decine di GW solo sulla carta".
    Secondo Carta, infatti, in Italia si è andati molto lenti: "ora assistiamo a una ripresa degli investimenti soprattutto legati a impianti di piccola taglia. ben lontani da una situazione di sviluppo incontrollato. In effetti le rinnovabili rappresentano un bene per il Paese da tutti i punti di vista - sottolinea - Da tutte le nostre analisi le rinnovabili risultano essere un elemento cardine per lo sviluppo sostenibile del Paese, garantisce prezzi competitivi e non dipendenti dalle fluttuazioni del mercato. Inoltre - conclude Carta - significa meno acquisti di combustibili dall'estero, meno impatti inquinanti e più impatti positivi sulla sicurezza energetica in un momento nel quale ci sono due guerre e il problema della dipendenza italiana resta. Uno stop così non aiuta". (ANSA).
   

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