Sardegna

L'inquinamento non cresce nelle città, -4% a Cagliari

Nel capoluogo il tasso più basso di morti premature evitabili

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 22 MAG - L'inquinamento nelle città italiane non è cresciuto tranne in pochi casi, ma comunque con moderazione. Lo rivelano i ricercatori di Kyoto Club e del Cnr, che hanno presentato il rapporto 'MobilitAria'.
    A Cagliari si è registrato un decremento delle concentrazioni del particolato Pm10 del 4%.
    In tutte le città, invece, numeri decrescenti per il Pm2,5, con picchi di successo a Torino (-23%) e Milano (-17%).
    Sono fino a 2.755 le morti premature associabili all'inquinamento a Roma, 2.059 a Milano secondo il rapporto. I tassi di morti premature evitabili sono più alti appunto a Roma e Milano, mentre i più bassi a Cagliari, dove 'solo' 5 (± 0,04) morti sono attribuibili all'esposizione a lungo termine al Pm10, mentre 21,88 (± 0,15) al Pm2,5 e 18,66 (± 0,14) al No2.
    A fare peggio in percentuale rispetto agli obiettivi indicati dall'Oms nelle sue linee guida per evitare morti premature da esposizione a No2, però, sono Messina e Reggio Calabria, rispettivamente a -298% e -273% dai traguardi. Segue a distanza Cagliari (-163%). A fare meglio, invece, Palermo e Bari, con -92% e -84%.
    Kyoto Club e Cnr hanno anche calcolato la ricaduta economica dell'impatto sanitario, che varia da 17 milioni di euro a Cagliari ai 7 miliardi di Milano. (ANSA).
   

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