Dalla tripletta di Klinsmann al "rigorino" da Var. Claudio Ranieri aveva iniziato con il Cagliari in A con una sconfitta contro l'Inter con tre gol al passivo.
Il post Ranieri e tutte le preoccupazioni del caso sono piombate sui tifosi dopo i giri di campo per salutare il pubblico. L'arrivederci è solo da turista: "Tornerò a Cagliari? Ma certo - ha promesso - non vi libererete di me". E ora? "Ora cercherò di godermi di più la vita. Viaggerò - ha detto - ho visto tanti posti in giro per il mondo ma praticamente solo stadi e alberghi. Ora voglio vedere tutto con più calma. Ora che avrò più tempo, andrò in giro a godermi le bellezze del mondo e passerò più tempo con la mia famiglia: mia moglie Rosanna, mia figlia Claudia, i miei due nipotini Orlando e Dorotea. Il presidente Giulini mi ha chiesto di ripensarci, è stato il primo; poi la squadra. Ma c'è un inizio e una fine per tutto. È giusto così: chiudere il cerchio in questa maniera, dove avevo iniziato, è qualcosa che sognavo ed il sogno è stato meraviglioso".
"Questa è stata la mia ultima squadra di club - ha annunciato il 'mister dei miracoli '- Arriverà il momento in cui mi mancherà tutto questo: scendere in campo, l'esame della partita". Se dovesse arrivare una proposta allettante di una Nazionale? "Ci penserò. Altrimenti con il calcio è finita qui".
Ed è finita con una grande festa: "Il saluto del pubblico è stato qualcosa di incredibile, meraviglioso dall'inizio alla fine. Anche di inaspettato: l'arbitro non fischiava per cominciare la gara, non mi aspettavo quel lungo applauso dei miei ragazzi, della Fiorentina, di tutti i tifosi. Poi finita la partita ho potuto ringraziare al microfono il pubblico che ha riempito lo stadio, è stato bellissimo. È stata una giornata meravigliosa già da questa mattina, da appena mi sono svegliato, una giornata particolare che porterò per sempre nel cuore".
Grazie Sardegna: "Sarò sempre grato al popolo sardo, la gente è meravigliosa, mi ha voluto bene dall'inizio: è qui che è iniziata la mia carriera, è qui che è iniziato tutto 35 anni fa.
Qui rappresenti tutta un'isola, i nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto, seguito ovunque siamo andati".
Ranieri lascia in eredità un consiglio: "I tifosi allora devono stare vicini alla società , alla squadra, il Cagliari è un bene troppo prezioso e va salvaguardato come una reliquia".
Gran finale: "Da calciatore non sono stato un grande campione, ma da allenatore mi sono divertito tanto. Per me è stato un onore essere nel mondo del calcio. Ho vinto un campionato con il Leicester, è stata un'impresa: ma Cagliari è Cagliari".
L'addio di Ranieri ai club, 'ora farò il turista'
Il 'mister dei miracoli' potrebbe guidare una Nazionale