"E' importare dare la preferenza a Ilaria e sostenere Avs, affinché il partito raggiunga il quorum e possa avere rappresentanti al Parlamento Europeo. Se venisse eletta nelle elezioni dell'8 e 9 giugno si spalancherebbero per lei le porte della libertà". E' l'appello al voto di Roberto Salis, padre di Ilaria, oggi a Nuoro, ultima tappa del suo tour in Sardegna a sostegno della candidatura della figlia. "Se fosse eletta - ha chiarito - il processo in Ungheria verrebbe sospeso per la durata della legislatura per via dell'immunità parlamentare, anche se l'Ungheria potrebbe avanzare una richiesta di sospensiva dell'immunità. Ricordo che Ilaria al termine del processo rischia una pena che va da un minimo di 11 anni a un massimo di 24 anni".
"E' evidente che questo governo è contro i principi antifascisti di Ilaria, che sta subendo un processo ingiusto in Ungheria, basti pensare alla risoluzione votata dal Parlamento europeo contro i diritti negati del governo di Orban. Una mozione passata con 399 voti a favore e 117 contrari, tra questi ultimi c'erano i voti degli europarlamentari di Lega e Fdi, che evidentemente sono a favore dei diritti negati del governo ungherese". Così Roberto Salis, padre di Ilaria, a Nuoro per sostenere la candidatura della figlia con Avs. "Credo che l'Italia votando Ilaria abbia l'opportunità di risvegliare le coscienze e di votare a favore dei diritti e contro l'ideologia fascista", ha chiarito Salis prima di partire per il Piemonte, dove è atteso per una serie di tappe elettorali in appoggio a Ilaria.
"Se fosse stata una cittadina ungherese con la candidatura alle elezioni Europee mia figlia sarebbe stata libera, ma è ancora ai domiciliari perché il governo ungherese ha chiesto la certificazione della candidatura in Italia di Ilaria, e il ministro della Giustizia Carlo Nordio non ha mai esaudito la richiesta". Lo ha ribadito a Nuoro Roberto Salis, padre di Ilaria, nella tappa elettorale a sostegno della candidatura della figlia. "Le cose sono due, o il nostro governo non ha nessuna autorevolezza nei confronti di un governo amico o la mancata risposta è data da una intimidazione per opportunità politica: anche Antonio Tajani, parlamentare, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, è candidato capolista per il suo partito nella circoscrizione del nord-ovest, che sia questo uno dei motivi ?" si chiede Roberto Salis.
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