Sardegna

Rinnovabili: maggioranza prende tempo in attesa decreto governo

'Regioni potranno decidere in autonomia sul proprio territorio'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 28 MAG - La maggioranza prende tempo sul disegno di legge di sospensione per 18 mesi della realizzazione di impianti da energia rinnovabile su tutto il territorio sardo.
    Si rallenta per valutare ogni singolo aspetto del provvedimento approvato dalla giunta, prima che approdi in Aula, e nel frattempo si lavora a Roma, in attesa di avere il quadro chiaro soprattutto delle novità che stanno accadendo nella Conferenza Stato-Regioni, con la possibilità all'orizzonte che il ministero possa concedere mandato alle Regioni di stilare, ognuna per sé, la mappa delle aree idonee.
    È quanto emerso dalla seduta congiunta della quarta e quinta commissione del Consiglio regionale, in cui si sono svolte le audizioni dei quattro assessori all'Ambiente, Industria, Urbanistica e Agricoltura. "Si lavora su un doppio binario", sottolineano i titolari dell'Ambiente Rosanna Laconi e dell'Industria Emanuele Cani. "Da un lato lavoriamo sul ddl di sospensione, su cui noi siamo convinti di poter fare un buon lavoro - precisa Cani -, e parallelamente dobbiamo lavorare sull'attività di relazione istituzionale con il governo e nell'ambito della Conferenza delle Regioni. Attraverso questi due binari noi dobbiamo provare a capire quali possono essere i tempi per dare ai sardi risposte certe sul quadro normativo del riferimento che oggi purtroppo non esiste o comunque è molto incerto".
    Il decreto sulle aree idonee, spiega l'assessora Laconi, "sarà pronto dal ministero entro la metà di giugno e ci consentirà, entro 180 giorni, di legiferare come regione nell'ambito della definizione della pianificazione delle stesse aree. Questo è un punto fermo che concede alla Regione la prerogativa fondamentale: cioè pianificare in autonomia".
    Binari paralleli ma entrambi efficaci, da perseguire contemporaneamente, secondo gli assessori della Giunta Todde. E se il decreto ministeriale e la conseguente legge regionale di recepimento, arriveranno prima che si chiuda l'iter del provvedimento dell'esecutivo, "sarà comunque utile - chiarisce Cani - per rafforzare il percorso della Regione, che ora intanto deve affrontare centinaia di progetti presentati". Per Laconi il provvedimento della giunta "dà completamento alla pianificazione e alla programmazione regionale sul settore. Non dimentichiamo che pianificazione significa anche procedere con una serie di interventi, in primis l'adeguamento del piano energetico regionale".
    Sta alla finestra l'opposizione, che aveva già espresso dubbi sull'efficacia del disegno di legge: "Abbiamo osservato che le idee sono un po' cambiate in maggioranza - sottolinea il capogruppo Fdi Paolo Truzzu -, perché si è passati da un decreto, un disegno di legge 'salva Sardegna' a un 'aspetta Sardegna', perché oggi ci hanno detto che non c'è fretta, che probabilmente va rivisto, che forse non risolve i problemi come noi avevamo già detto dall'inizio".
    "Il cambio di rotta è determinato dal fatto che il governo ha ampiamente riconosciuto la preminenza delle regioni nell'attività di gestione del territorio, di programmazione e pianificazione - aggiunge Truzzu - quindi questo governo dimostra di ascoltare le regioni, non come è successo con il governo Draghi che aveva invece imposto una scelta in maniera autoritaria dall'alto verso il basso". (ANSA).
   

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