Sardegna

Sit-in in Regione sulle rinnovabili, 'solo finte rassicurazioni'

"Non possiamo diventare ciabatta di impianti eolici"

Sit-in in Regione sulle rinnovabili, 'solo finte rassicurazioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 MAG - "Nell'incontro tra la presidente della Regione, il ministro Pichetto Fratin e l'assessore Emanuele Cani solo una parvenza di rassicurazione sulle rinnovabili. Quando leggiamo che impongono alla Sardegna una quota di 6,2 gigawatt, cioè 3-4 volte di più di quello che serve alla Sardegna, ci rendiamo conto che la Regione non sta davvero contrastando questo eccesso di energia". Paure e dubbi sull'eolico e sul solare sono stati espressi questa mattina in un sit in sotto il palazzo regionale di viale Trento dagli attivisti di Sardegna Pulita e Donne Ambiente Sardegna.
    Per questo sono stati esposti striscioni e bandiere: "Sardegna fuori dal fosso" il messaggio principale. Ma anche un invito alla presidente della Regione Todde: "La terra è dignità dei luoghi, della persone che vivono quei luoghi, storia e cultura della propria comunità". "L'energia alternativa ci sta anche bene - ha detto all'ANSA Angelo Cremone di Sardegna Pulita - ma nella misura giusta e dove si può fare. La mappa e le aree idonee devono essere rispettose dei beni paesaggistici. Non si deve far diventare la Sardegna una ciabatta di impianti eolici.
    Il Thyrrenian link è funzionale a questi disegni: noi diciamo no alla servitù energetica in Sardegna. Il disegno di legge sulla sospensione? Dimostra che questo governo regionale non è né carne né pesce. Bisogna solo decidere la quota che serve ai servi. E basta".
    Non solo energia: "Servitù militari, servitù industriali, servitù energetiche - ha detto Lidia Frailis di Donne ambiente Sardegna leggendo un messaggio alla presidente Todde - Servi tu.
    Noi no. Non una parola sui container di rifiuti radioattivi sbarcati a Cagliari. Una nave carica di armamenti arrivata al porto (Giorgino) dall'America per l'Arabia Saudita, il tutto nel vostro indecente silenzio. Rigassificatori, industrie, inceneritori, registro tumori e inquinamento dicono qualcosa? Possiamo fare finta di niente? Noi no". (ANSA).
   

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