Sardegna

Lollobrigida, con fondi Pnrr nuova strategia contro la siccità

'Non è più solo emergenza, serve un piano strutturale nel tempo'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 30 MAG - "Stiamo lavorando su questo, abbiamo già dato un segnale di inversione di tendenza rispetto ai disastri che hanno combinato i governi che per troppo tempo hanno immaginato che la siccità fosse solo un'emergenza". Lo ha spiegato questa mattina a Cagliari il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida sulla grave crisi idrica che sta colpendo la Sardegna, soprattutto in Baronia e bassa Gallura, dove i bacini sono quasi a secco: già scattate le restrizioni nelle campagne e per il bestiame, ma senza interventi immediati il rischio è di affrontare l'imminente stagione turistica con i razionamenti dell'acqua già a partire da luglio.
    "L'emergenza è il fenomeno che capita ogni tanto - spiega il ministro -. Se questo si ripete, invece, con condizioni cicliche, tu devi fare una strategia. Questo governo lo scorso anno creò una cabina di regia con tutti i ministeri competenti, a partire da quello delle Infrastrutture, ma anche l'Ambiente, e le Politiche europee, il ministero della Protezione civile e ovviamente anche il ministero dell'Agricoltura che rappresenta l'utenza principale verso questo settore per ricominciare a ragionare in termini strategici".
    "Ho nominato un commissario, Nicola Dell'Acqua, che ha pianificato attraverso un attento studio quelle che erano le potenziali risorse e soprattutto le nostre infrastrutture, spesso abbandonate, spesso non utilizzate appieno - sottolinea il titolare dell'Agricoltura -. L'Italia ha oggi una capacità di captazione ridicola, l'11% dell'acqua piovana viene accumulata, disperdiamo in rete quasi il 50% delle nostre risorse idriche.
    Bisogna, con il contributo di tutti, anche dei consorzi, invertire questa tendenza".
    Per farlo si punta sui fondi del Pnrr: "Il nostro ministero, da questo punto di vista, sta mantenendo tutti i target - chiarisce Lollobrigida -. Oggi andiamo incontro alle esigenze provocate dal fenomeno e poi, però, contemporaneamente, ragioniamo di come invertire la tendenza e investire sulle infrastrutture". (ANSA).
   

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