(ANSA) - ROMA, 03 GIU - Non soltanto fenomeni cosmici:
accanto all'Einstein Telescope, il più grande rivelatore di onde
gravitazionali che l'Italia si è candidata a ospitare in
Sardegna, lo stesso sito di Sos Enattos potrebbe essere l'ideale
per ospitare un altro grande progetto chiamato Earth Telescope.
Il suo obiettivo è studiare il cuore della Terra, oggi
altrettanto misterioso dell'origine dell'universo, e che
potrebbe nascere da una sinergia fra gli stessi enti pubblici di
ricerca impegnati nell'Einstein Telescope.
"E' fondamentale studiare l'origine dell'universo, ma è
altrettanto importante studiare come funziona la Terra", ha
detto il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, a margine del
convegno. "Non prestiamo abbastanza attenzione al centro della
Terra. Per esempio, non sappiamo perché si muovono le placche e
senza queste conoscenze di base non potremo prevedere i
terremoti. Per questo - ha rilevato - è nata l'idea di un grande
progetto che coinvolga enti di ricerca e università italiane,
per far sì che la Terra torni a essere un oggetto di studio
importante".
L'obiettivo è quindi costruire antenne in grado di
ricostruire la geometria interna del pianeta e di vederne la
dinamica, ha detto ancora Doglioni riferendosi ad antenne
sisimiche, geodetiche, gravitazionali, magnetiche, chimiche. Nel
progetto di Sos Enattos l'Ingv riveste già un ruolo di primo
piano nello studiare il motore sismico nell'area destinata a
ospitare l'Einstein Telescope. Gli strumenti utilizzati a questo
scopo potrebbero perciò diventare il primo nucleo di una rete di
sensori messi a disposizione da tutti gli enti di ricerca
coinvolti nel progetto. Nascerebbe a Sos Enattos così una sorta
di hub della ricerca sia per l'astrofisica, sia per la geologia.
(ANSA).
Non solo Einstein Telescope, nasce il progetto Earth Telescope
Nello stesso sito di Sos Enattos in Sardegna.Presentato all'Ingv