Sardegna

Salicoltura, nasce progetto di valorizzazione nell'Isola

In campo anche Sant'Antioco e Conti Vecchi ad Assemini

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 04 GIU - Un progetto di valorizzazione nazionale della salicoltura "L'agricoltura coltiva il sale". È stato elaborato da Confagricoltura e Saline marine italiane ed è stato presentato oggi nelle Antiche officine della Salina Conti Vecchi di Macchiareddu ad Assemini.
    Primo traguardo da raggiungere: dimostrare che la coltivazione del sale marino è assimilata all'attività agricola, dando così riconoscimento a un comparto che opera nella salvaguardia del territorio, dell'ambiente e dell'ecosistema producendo un elemento naturale di grande valore nutrizionale.
    L'obiettivo finale è quello di definire una legge che fissi i criteri normativi per assimilare la salicoltura marina con l'attività agricola.
    Tra i firmatari, oltre a Confagricoltura, ci sono le società di gestione delle Saline di mare italiane Atisale Spa (Puglia e Sardegna); Sosalt Spa e Isola Longa in Sicilia; Saline Ing.
    Luigi Conti Vecchi in Sardegna; Parco della Salina di Cervia in Emilia-Romagna. Come sostenitori partecipano inoltre le saline di Trapani Oro di Sicilia, Ettore e Infersa e Isola di Calcara.
    In campo la Salina di Sant'Antioco, con una estensione di circa 1500ettari e una produzione annua di 180mila tonnellate destinate in buona parte all'uso industriale. E la Salina Ing.
    Luigi Conti Vecchi, nella laguna di Santa Gilla a Cagliari, con quasi 2800ettari di estensione.
    Il sito è affidato dal 2017 al FAI (Fondo Ambientale Italiano). Presente anche la presidente della Regione Alessandra Todde. "Un progetto importante, un passo necessario per la nostra isola- ha detto- la Regione è al fianco di questo settore strategico che deve creare ancora più valore, sviluppo e soprattutto occupazione".
    Paolo Mele, presidente di Confagricoltura Sardegna ha sottolineato che "alcune aree del sud Sardegna rappresentano ancora oggi, dopo secoli di lunga tradizione, le realtà a maggior vocazione produttiva d'Italia: ecco perché il progetto di valorizzazione che, come Confagricoltura, stiamo portando avanti sul piano nazionale punta, in un futuro non troppo lontano, a inserire questo tipo di comparto all'interno delle attività agricole". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it