Sardegna

Militare morto in incidente, folla commossa per l'ultimo saluto

Chiesa gremita per funerale del 'sassarino' deceduto a Tramatza

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 05 GIU - Non solo tanti militari dell'Esercito, ma anche molti cittadini si sono ritrovati oggi pomeriggio a Sant'Anna Arresi per dare l'ultimo saluto a Stefano Pistis, il 45enne della Brigata Sassari morto lunedì nell'incidente stradale avvenuto lungo la statale 131 a Tramatza, nell'Oristanese, dove il mezzo blindato Lince a bordo del quale viaggiava con un commilitone si è ribaltato a causa dello scoppio di uno pneumatico. Nell'incidente è rimasto ferito anche Roberto Calaresu, 57 anni.
    Tantissime le persone sia all'interno che all'esterno della chiesa per dare l'addio al militare: accanto ai familiari la sindaca di Anna Maria Teresa Diana, la presidente della Regione Alessandra Todde, la sottosegretaria di Stato alla Difesa, Isabella Rauti, il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale di corpo d'armata Carmine Masiello, il comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d'armata Angelo Michele Ristuccia, il comandante del Comando Militare Esercito "Sardegna", generale Stefano Scanu, il capo di Stato Maggiore della Brigata "Sassari", colonnello Carlo Di Pinto, e il comandante del terzo Reggimento bersaglieri, colonnello Alessandro Latino, accanto a loro anche tanti altri sindaci della zona.
    La cerimonia funebre, officiata da monsignor Sergio Siddi, vicario generale dell'Ordinariato militare per l'Italia, è stata concelebrata dal cappellano militare del Terzo reggimento bersaglieri, padre Antonio Atzeni, e da don Pietro Piras, parroco della chiesa di Sant'Anna Arresi paese d'origine di Pistis.
    Tre squilli di tromba intonati da un trombettiere della fanfara hanno scandito l'arrivo del feretro in chiesa accolto dal picchetto militare del terzo reggimento bersaglieri. Sulla bara, avvolta dal tricolore, la fotografia, il cappello piumato dei bersaglieri e le decorazioni di Stefano Pistis, oggetti e simboli della sua carriera militare segnata da tantissime missioni di pace all'estero. L'uscita del feretro, portato a braccio dai bersaglieri come all'arrivo, è stato accompagnato da un lungo e composto applauso. (ANSA).
   

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