Sardegna

Centrosinistra piglia tutto, Massimo Zedda a valanga a Cagliari

Vittoria al primo turno anche ad Alghero, a Sassari in vantaggio

Redazione Ansa

Cercavano una conferma e l'hanno avuta. L'effetto della vittoria di Alessandra Todde alle regionali di febbraio ha trascinato il voto per le comunali, dimostrando che in Sardegna l'unico esperimento dei giallorossi riuscito in Italia ha piantato radici. Il centrosinistra con il Movimento 5 stelle si impone in tutte le principali città chiamate a questo turno amministrativo, 27 in tutto i comuni coinvolti nell'Isola. I dati dello spoglio, anche se non ancora definitivi, sono ancora ufficiosi, consegnano il successo alla coalizione del campo largo a Cagliari, Sassari e Alghero, scongiurando così il turno di ballottaggio.

Colpisce il dato del comune capoluogo, il risultato più atteso di questa competizione con il duello Zedda contro Zedda. Il candidato del centrosinistra Massimo Zedda vola con quasi il 60% delle preferenze, 58,9% nella seconda proiezione commissionata dalla Rai al Consorzio Opinio Italia, lasciando la sfidante del centrodestra Alessandra Zedda inchiodata al 34,6%.

Poco più di 2mila preferenze il distacco a vantaggio dell'esponente dei Progressisti. Per lui si tratta di un ritorno alla guida di Palazzo Bacaredda: era già stato sindaco per due mandati dal 2011 al 2019. Strappa il Municipio al centrodestra dopo 5 anni di governo del meloniano Paolo Truzzu, che si era dimesso prima della scadenza per candidarsi alle regionali, dove però ha prevalso l'avversaria del campo largo. L'ex sindaco viene accolto tra gli applausi nel suo quartier generale in via Emilia a risultato ormai acquisito: "Un successo straordinario, merito di tutta la coalizione", le prime parole. Poi ricorda Berlinguer e Matteotti.

Alessandra Zedda ha ammesso quasi subito la sconfitta e ha chiamato il rivale per fargli i complimenti. La telefonata alle 17.58: troppo grande il divario per non riconoscere di essere stata battuta. "Auguri, un abbraccio, speriamo di lavorare per il bene della città", ha detto l'esponente della Lega, ex Fi. "Faremo il bene della città anche se saremo in minoranza. L'elettorato ha voluto darci un altro segnale - osserva l'ex vice presidente della giunta Solinas - ma sono serena perché da qui il centrodestra sta ripartendo. Quando uno fa un lavoro corretto per il bene della città non ha niente da rimproverarsi. I vincitori morali siamo noi - chiarisce - ci siamo scontrati anche contro le calunnie".

Il vento del centrosinistra allargato al Movimento 5 stelle è soffiato forte anche a Sassari e Alghero. Nel capoluogo del nord ovest della Sardegna viene eletto al primo turno l'esponente del Pd Giuseppe Mascia con il  51,37% delle preferenze. Notevole il distacco dagli altri sfidanti: Nicola Lucchi, leader dei civici, in continuità con il sindaco uscente Nanni Campus, si è fermato poco sopra il 24%, il rettore Gavino Mariotti per il centrodestra ha invece chiuso con più del 16%.

Ad Alghero, storica roccaforte del centrodestra, il campo largo festeggia con il nuovo sindaco Raimondo Cacciotto, esponente di Alleanza Verdi Sinistra,. Quando lo scrutinio ha superato il 54% delle schede, il suo vantaggio supera le 1.300 preferenze con il 54%. Un divario che ha spinto il rivale Marco Tedde, candidato del centrodestra, a riconoscere la sconfitta e rivolgere gli auguri a Cacciotto con una telefonata. 
   

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