"L'autonomia differenziata è una vergogna, credo che leda le prerogative della Sardegna, che vengono annacquate, è un attentato soprattutto alla nostra specialità, non saremo più soltanto un'Isola, ma saremo più poveri e dovremo competere con tutte le altre regioni per un contenitore che è il bilancio pubblico, che non si moltiplica come vorrebbe qualcuno, ma che ha dei soldi ben definiti e stanziati".
All''indomani dell'approvazione della legge sull'autonomia differenziata, la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde è furiosa e a margine della seduta di giunta, rispondendo ai giornalisti, annuncia provvedimenti: "Ci raccorderemo con le altre regioni del Sud per valutare le iniziative, ma non escludo di prendere altri provvedimenti come Regione a Statuto autonomo - spiega la governtrice -. È importante uscire dalla logica del manifestare e basta: adesso è il tempo di atti concreti. Stiamo valutando con il segretario generale e con l'avvocatura regionale e ci riserveremo tutti gli strumenti possibili, in tutte le sedi possibili, per cercare di osteggiare questo tipo di soluzione".
Per la presidente sarda non si può discutere di materie e competenze "indipendentemente dalle risorse finanziarie delle regioni, è un meccanismo che premia esclusivamente le regioni più ricche, anche perché mi sembra che il ministro Calderoli quando si tratta di parlare di risorse finanziarie è un po' reticente", aggiunge.
"Non parla mai (il ministro, ndr) di come viene coperta l'autonomia differenziata e di come viene data la possibilità alle regioni di poter esercitare le proprie prerogative - chiarisce -. In Sardegna abbiamo un gap infrastrutturale, un gap legato all'istruzione, un gap sanitario che dobbiamo ricoprire e adesso abbiamo anche l'ulteriore problema di dover competere con regioni che negli anni sono diventate, grazie anche ai nostri contributi, alle tasse di tutti i cittadini italiani, più ricche di noi".
Il centrodesytra con il deputato Giagoni della Lega difende la legge"L'autonomia differenziata non è una vergogna, come sostiene la presidente Todde, che lede le prerogative della Sardegna, perché non ci saranno ulteriori squilibri, differenziazioni e sperequazioni tra una regione e l'altra. Sono previsti passaggi successivi dei decreti attuativi sull'autonomia differenziata che garantiranno i Lep. Questa nuova legge non mina affatto il principio di insularità". Questo il commento del deputato della Lega Dario Giagoni, dopo le dichiarazioni della presidente della Regione.
"La governatrice Todde dimostra di non aver studiato, punta il dito contro il governo nazionale, perché non ha un progetto per far ripartire la Sardegna. Quindi dovrebbe prendere questa legge e iniziare a rivedere l'intesa col governo centrale".
Secondo l'esponente della lega l'autonomia differenziata non lede le regioni a statuto speciale e "non è anticostituzionale - sottolinea - lo stesso articolo 5 della Costituzione riconosce e promuove le autonomie locali. Il principio di coesione economica territoriale è garantito anche in riferimento all'insularità. Credo che Todde non abbia letto in modo dettagliato questa legge sull'autonomia, perché, ad esempio, sulle 14 materie, come le politiche sanitarie, rispetto alle quali bisogna definire i Lep non si potranno ratificare intese senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni. Entro 24 mesi dall'entrata in vigore bisognerà individuare obbligatoriamente i Lep che garantiranno prestazioni minime ed essenziali a tutte le regioni, Sardegna compresa".
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