Sardegna

Uccisa dal marito a coltellate, la lite scatenata da un ritardo

La vittima aveva cambiato abitudini e lui non lo accettava

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 21 GIU - Non accettava che la moglie, molto più giovane di lui, avesse iniziato a uscire, fare sport, avere degli interessi lontano dalle mura domestiche, nonostante vivessero da separati in casa: ieri sera, all'ennesimo ritardo, ha prima litigato con lei e poi l'ha aggredita a colpi di coltello, uccidendola.
    È il quadro che sta emergendo dalle indagini degli investigatori della squadra mobile della questura di Cagliari sull'omicidio di Ignazia Tumatis, la donna di 59 anni uccisa dal marito Luciano Hellies, di 77, al culmine del litigio: l'uomo, rimasto in questura fino alla tarda mattinata di oggi, è stato arrestato per omicidio volontario e trasferito nel carcere di Uta. Agli agenti confermato di essere esasperato dal repentino cambio di abitudine della moglie: "Non ce la facevo più".
    Da circa due anni la coppia viveva separata in casa: due camere da letto, ma pranzi e cena consumate insieme. La donna, stanca della routine di una lunga relazione segnata anche dalla differenza di età e da quattro figlie, la più grande di 39 anni, ha cominciato ad uscire spesso, si era iscritta a dei corso e faceva sport. Ieri sera è rientrata tardi e questo ha provocato la discussione con il marito finita nel sangue.
    Alle lamentele e rimostranze dell'uomo, lei avrebbe riposto con una smorfia: ""Mi ha riso in faccia e non ci ho visto più", dirà poche ore dopo alla polizia il 77enne. Prima però aveva telefonato a una delle figlie confessando: "Ho ucciso la mamma".
    Almeno nove i colpi inferti alla donna con un coltello da cucina. All'arrivo dei soccorritori la 59enne era ormai morta.
    Il marito è stato subito fermato e portato in questura. (ANSA).
   

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