Sardegna

Sanità: Snami, 'tempo quasi scaduto per dare una svolta'

Tra priorità liste d'attesa, burocrazia e medicina territoriale

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 25 GIU - Liste d'attesa che arrivano anche a un anno per colonscopia e mammografia, sanità territoriale da ridisegnare, carenza di medici e burocrazia opprimente. Il sindacato dei medici Snami rilancia la sua battaglia per tavoli tecnici che possano dare soluzione ai diversi problemi della sanità sarda "malata". L'audizione in Commissione Sanità non ha portato, secondo il sindacato, a nulla mentre "occorre accelerare i tempi: ne va della salute delle persone - dice all'ANSA il presidente di Snami Cagliari Edoardo De Pau - siamo ormai a luglio, tra qualche settimana non si fa più niente mentre la pazienza dei medici e dei cittadini ha abbondantemente passato il limite e la protesta sta montando. Prendere tempo è la peggiore terapia per la sanità isolana" "Le liste d'attesa stanno diventando una disgrazia e l'assistenza primaria è oppressa dalla burocrazia - fa sapere lo Snami in una nota - vanno subito attuate la ricetta dematerializzata con sparizione del cartaceo, l'uniformità in tutta la Sardegna della modulistica e le procedure per i vari presidi sanitari, le prescrizioni dei farmaci semestrali per i pazienti cronici, la creazione di un centro unico regionale per la segnalazione e soluzione delle prescrizioni dirette non effettuate dagli specialisti e la rimodulazione regionale dei centri Cup".
    Inoltre il sindacato sollecita la ripresa immediata delle trattative per l'accordo integrativo regionale "la cui preintesa è già stata firmata", per dare una nuova configurazione alla medicina territoriale. "I soldi ci sono e sono non spesi - ricorda De Pau - 62milioni del cosiddetto fondo per la medicina generale. si potrebbe almeno sottoscrivere uno stralcio di accordo in attesa del nuovo". (ANSA).
   

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