(ANSA) - CAGLIARI, 26 GIU - Tremila piante messe a dimora a
Uta e altre mille a Olbia, per un totale di altri sei ettari
coltivati con specie autoctone sul territorio sardo. Sono i
numeri della "Fase 2" del progetto a favore della riforestazione
in Sardegna che vede Ichnusa, Legambiente e AzzeroCO2
collaborare insieme dopo gli incendi che, negli ultimi anni,
hanno colpito alcune delle aree più belle e verdi dell'Isola.
Annunciato nel 2022 e partito ufficialmente l'anno scorso con
la piantumazione di 4.000 piante tra Scano di Montiferro e
Sinnai, il progetto "Il nostro impegno" aggiunge un altro
tassello nel suo percorso che in totale punta alla messa a
dimora e alla manutenzione di 10mila piante in tre anni in sei
aree della Sardegna colpite da incendi o dissesti idrogeologici.
Sebbene i dati indichino che nel 2023 gli incendi siano stati in
calo del 46% di superficie boschiva distrutta e del 40% di
superficie non boschiva, tutti hanno ancora in mente i
devastanti roghi del 2021 e degli anni precedenti. Ed è proprio
per cercare di preservare il patrimonio boschivo della Sardegna
e nel tentativo di riportarlo al suo antico splendore, che il
Birrificio Ichnusa è sceso in campo per dare nuovamente un
contributo concreto al territorio. Grazie a partner di alto
profilo, come AzzeroCO2 e Legambiente, che hanno ideato e
promosso questa iniziativa, il Birrificio ha "portato" per la
prima volta in Sardegna Mosaico Verde, inserendo l'Isola nella
mappa della più grande campagna nazionale per la forestazione di
aree urbane ed extraurbane e la tutela di boschi.
"Oggi celebriamo un traguardo importante: il raggiungimento
di 8000 piante messe a dimora in appena due anni - dichiara il
direttore del Birrificio Ichnusa, Matteo Borocci -. Un momento
di grande soddisfazione che indica quanto la Sardegna sia
importante per noi e sottolinea ancora una volta il nostro
impegno concreto nel contribuire a preservare la sua bellezza e
la sua unicità per le generazioni future".
"Due nuove aree verdi arricchiscono il patrimonio boschivo
del nostro territorio - sottolinea Annalisa Colombu di
Legambiente Sardegna - 8000 nuove piante in due anni
rappresentano un gesto di amore per il Pianeta, un investimento
per le nuove generazioni e un'azione concreta per combattere la
crisi climatica e proteggere la biodiversità".
"Gli interventi realizzati a Uta e Olbia sono espressione di
un lavoro che mira a sostenere e valorizzare il patrimonio
naturale dell'isola, affrontando allo stesso tempo le
problematiche specifiche di ciascun territorio", dichiara
Alessandro Martella, direttore generale di AzzeroCO2. (ANSA).
Riforestazione, altre 4000 piante messe a dimora a Olbia e Uta
Prosegue il progetto di Ichnusa, Legambiente e AzzeroCO2