(ANSA) - CAGLIARI, 27 GIU - Il braccio di ferro nell'Aula del
Consiglio regionale impegnata nell'esame del ddl di stop per 18
mesi agli impianti di energia rinnovabile in Sardegna, si
conclude con la soddisfazione di tutti: la maggioranza ottiene
lo sfoltimento quasi totale degli emendamenti e l'opposizione
guadagna l'ok su quelli considerati più rilevanti ed evita la
maratona notturna con un rinvio dell'approvazione finale a
martedì 2 luglio.
Dopo aver votato alcuni emendamenti aggiuntivi all'articolo
uno della norma, è stata una conferenza di capigruppo convocata
dal presidente del Consiglio Piero Comandini a decretare
l'accordo: il centrodestra ha deciso di stralciare tutte le
proposte di modifica soppressive e sostitutive parziali, sono
rimasti in piedi una decina di correttivi, quelli che saranno
condivisi e votati dalla maggioranza e "alcuni con una valenza
politica importante su cui si vuole fare una discussione più
approfondita", fanno sapere dal campo largo.
L'intesa cade su martedì 2 luglio, "a fine mattinata", per il
via libera finale. "Così ci sarà tempo anche per valutare
attentamente l'impatto e gli effetti di alcuni emendamenti,
soprattutto quelli sugli impianti a idrogeno", spiegano.
Al rientro dalla conferenza dei capigruppo, e mentre si
attendevano diverse altre ore di dibattiti e votazioni, il
presidente di Fdi, Paolo Truzzu ha annunciato il ritiro degli
emendamenti e il presidente del Consiglio Comandini ha chiuso la
seduta con l'appuntamento per martedì prossimo alle 10.
L'approvazione del ddl è molto attesa nell'Isola, dove sono
numerose le richieste e le autorizzazioni già concesse per
realizzare impianti eolici, anche off shore, e impianti
fotovoltaici. Pali e pannelli - dicono i comitati contro la
speculazione energetica in lotta contro i 'signori del vento' e
insoddisfatti della 'moratoria' proposta dalla giunta - su ampie
fette di territorio e di coste anche a ridosso di insediamenti
archeologici di riconosciuto valore e per questo tutelati o in
contesti paesaggistici unici e soggetti a vincoli. Senza
dimenticare la sottrazione di suolo agricolo per lasciare spazio
al fotovoltaico a discapito di colture e pascoli.
Le proteste e le manifestazioni contro il cosiddetto assalto
eolico in queste settimane si stanno moltiplicando: l'ultima
sotto il palazzo del Consiglio regionale nel giorno nell'approdo
in Aula del ddl sullo stop seppur provvisorio ai nuovi impianti.
(ANSA).
Ddl su stop rinnovabili in Sardegna in discesa,Aula trova intesa
Minoranza incassa alcuni ok e ritira quasi tutti gli emendamenti