Il disegno di legge di sospensione della realizzazione di impianti rinnovabili in Sardegna incassa il primo via libera nell'Aula del Consiglio regionale all'esame dei singoli articoli, con l'astensione della minoranza, e l'Assemblea fa una pausa: il testo, come deciso in una conferenza dei capigruppo, tornerà subito all'esame delle commissioni congiunte quarta (governo del territorio) e quinta (Attività produttive) che dovranno rivedere il testo alla luce delle proposte di modifica, soprattutto quelle sostanziali, presentate dall'opposizione e su cui la presidente Alessandra Todde ha dichiarato già ieri la disponibilità della maggioranza alla valutazione.
Si tornerà tra i banchi dell'emiciclo nel pomeriggio alle 16 per l'esame di articoli e gli eventuali emendamenti che passeranno il filtro dei parlamentini, con l'obiettivo di arrivare al voto definitivo in serata. Tra le proposte principali all'esame delle commissioni e presentate dalla minoranza: consentire investimenti alle imprese sarde sull'agrivoltaico e gli incentivi del Pnrr, lo sviluppo dell'idrogeno verde, la nascita dell'Agenzia regionale dell'energia e il principio urbanistico che imponga un parere vincolante della Regione, anche per i procedimenti autorizzativi degli impianti in capo allo Stato.
La discussione generale sul provvedimento si è conclusa nella prima parte della mattinata dopo gli interventi dell'opposizione prima e della maggioranza, stimolata dalle punzecchiature della minoranza. "Pochi capigruppo di maggioranza sono intervenuti a sostegno di questa norma, colgo un segnale", ha detto il capogruppo Fdi Paolo Truzzu. "Abbiamo cercato di ridurre al minimo le chiacchiere e di concentrarci sulla sostanza, stanchi di politica pettegola che riduce tutto a riverenze e cerimonie", gli ha replicato il presidente del Pd, Roberto Deriu.
All'assessore degli Enti locali e urbanistica, Francesco Spanedda è stata affidata la replica per la giunta: "È una norma urgente e transitoria - ha ribadito rispondendo punto per punto alle critiche arrivate dalla minoranza -, è un periodo di salvaguardia, un momento di pausa che consenta di sviluppare la pianificazione energetica e del paesaggio". Sull'eolico offshore la precisazione: "La Sardegna è l'unica Regione che ha chiesto di poter co-pianificare con lo Stato sull'area oltre le 12 miglia marittime, vedremo come andrà, ma abbiamo fatto tutto per avere voce in capitolo".
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