Sardegna

Sardegna Pride, Todde 'orgogliosamente in piazza per i diritti'

In migliaia a Cagliari in difesa di Lgbtqr+, 'siamo umani'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 GIU - "Sono orgogliosa di avere dato il patrocinio al Pride perché penso che la nostra debba essere un'isola dei diritti e di inclusione. Dove non si giudicano le persone ma si guardano per quello che sono. Lo voglio dire a voce alta da qua: da oggi la Sardegna cambierà passo per i diritti". Anche la presidente della Regione sarda Alessandra Todde in piazza a Cagliari alla edizione 2024 del Sardegna Pride.
    Accompagnata dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, Todde ha parlato anche dal palco: "Mi fate emozionare - ha esordito - è importante essere qui anche come istituzione per tanti motivi. Ma per uno in particolare: basta con l'ipocrisia, basta col dire sì vi sostengo ma senza fare rumore.
    E invece bisogna fare rumore e farne tantissimo. Sono contenta di essere qui perché sono la presidente di tutti. Di tutte le razze, di tutti gli orientamenti: noi vogliamo una Regione aperta che parla di diritti. In maniera chiara ed evidente". Dal palco anche Comandini: "Ci governa una destra che non ha firmato in Europa un protocollo in difesa della comunità Lgbtqr+. Anche i giovani di destra non vogliono riconoscere i vostri diritti.
    Noi non faremo un passo indietro, ma solo avanti".
    Migliaia in piazza nonostante la partita della Nazionale. Il messaggio, tra colori dell'arcobaleno, ghirlande e bandiere,.è in due parole: "siamo umani". Poi il festoso corteo per le strade cittadine. Senza dimenticare i conflitti in corso: "Ovunque risuonano i terribili boati della guerra, delle armi, degli stermini e di una violenza impietosa e disumana. In molti paesi, Italia compresa, le destre fasciste, nazional-sovraniste e ultraliberiste stringono le maglie delle libertà e dei diritti, erodendo via via i principi di solidarietà ed eguaglianza fra i popoli".
    In corteo anche il sindaco Massimo Zedda: "C'è qualcuno che vuole imporre chi amare per decreto legge. Non si può retrocedere sui diritti, ma come abbiamo fatto in passato, lo faremo per estenderli e dare piena cittadinanza a tutte e a tutti. Come amministrazione saremo di supporto per quanto riguarda la formazione professionale, l'aiuto psicologico anche a scuola". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it