Sardegna

Taglio ai bonus casa, allarme delle imprese edili sarde

Nel 2023 200 milioni di lavori e 165 milioni di detrazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 01 LUG - C'è allarme tra le imprese del sistema casa della Sardegna per il taglio delle detrazioni fiscali sugli immobili che, negli ultimi 20 anni, incentivando la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli immobili, l'acquisto di mobili e la cura del verde, quindi consentendo detrazione per le spese effettuate, hanno prodotto lavoro per le aziende e risparmio per le famiglie.
    "La nostra preoccupazione è data dal fatto che i tagli proposti dal Governo sui bonus edilizi saranno profondi e, di conseguenza, il numero dei lavori che verranno effettuati saranno destinati a calare drasticamente sin dall'inizio dell'anno prossimo - afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - dall'1 gennaio, infatti, la detrazione sulle ristrutturazioni passerà dal 50 al 36%, con il tetto di spesa che dagli attuali 96mila euro arriverà a 48mila.
    Una sforbiciata netta ci sarà anche per gli interventi di riqualificazione energetica la cui percentuale dal 65% scenderà al 36%. Fine senza appello, invece, per quelli legati al verde e all'arredamento. Insomma - aggiunge - tra imprese dell'edilizia, dell'impiantistica, del giardinaggio e della produzione di mobili, a rischio migliaia di imprese e decine di migliaia di addetti e non possiamo permettercelo".
    A certificare l'importanza dei vari bonus casa sono i 165 milioni di euro che, nel 2023, i contribuenti sardi hanno detratto dall'Irpef da un totale investimenti che ha raggiunto i 200milioni di euro per interventi a tutela del patrimonio edilizio privato, effettuati per la quasi totalità dalle imprese sarde dell'edilizia, dell'impiantistica, del verde e della produzione di mobili e complementi d'arredo. I numeri arrivano dall'analisi del comparto dal titolo "Costruzioni e detrazioni sistema casa Sardegna" dell'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato i dati UnionCamere-InfoCamere, Istat e Mef dal 2019 al 2023.
    Nelle dichiarazioni fiscali 2023 per anno d'imposta 2022 l'ammontare delle detrazioni che interessano il "sistema casa" è pari a 165 milioni di euro, l'8% dell'ammontare complessivo. Le detrazioni più richieste sono quelle connesse agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che ammontano a 133 milioni di euro, pari al 80,3% dell'ammontare delle detrazioni che interessano la filiera della casa ed al 7% dell'ammontare del totale delle detrazioni. Le detrazioni connesse a interventi per l'efficientamento energetico ammontano invece a 33 milioni di euro, pari al 19,7% delle detrazioni che interessano la filiera della casa ed al 2% dell'ammontare del totale delle detrazioni.
    Per entrambe le detrazioni inerenti al sistema casa si osserva sia nel lungo periodo, ultimi 5 anni (2019-2023), che nel breve, ultimo anno (2022-2023), un incremento degli importi portati a detrazione. Per le spese di recupero del patrimonio edilizio si registra un incremento dell'ammontare delle detrazioni del 38% nel 2023 rispetto al 2019 e del 6,4% rispetto al 2022; mentre per le spese finalizzate ad interventi per il risparmio energetico l'ammontare delle detrazioni registra un aumento del 58,1% nel 2023 rispetto al 2019 e del 29,7% rispetto al 2022.
    (ANSA).
   

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