L'operazione di fusione dei tre aeroporti sardi di Olbia, Alghero e Cagliari, nelle forme in cui si stava portando avanti, "escludeva in maniera sostanziale la Regione: se gli aeroporti sono le nostre porte di ingresso e di uscita e influenzano così fortemente la nostra economia, è impensabile che la Regione non svolga la sua parte". È per questo che la governatrice Alessandra Todde ha deciso di chiedere alla Camera di commercio di Cagliari e Oristano una sospensione al processo di fusione in attesa di definire il peso dell'amministrazione regionale nell'assetto definitivo.
"Dobbiamo avere voce in capitolo sul piano industriale, fare massa critica rispetto anche alle interlocuzioni con i vettori, e fare in modo che i piani di sviluppo regionali possano essere messi al primo posto rispetto allo sviluppo aeroportuale, perché - spiega la presidente - le scelte dei privati possono influenzare tutta l'economia regionale". "Noi ci siamo detti disponibili a ristudiare un'operazione nuova - annuncia Todde -, diversa rispetto a quella che è stata portata avanti fino a questo momento. È importante che la Regione abbia le sue prerogative", insiste.
Per la presidente è necessario "ribadire il ruolo, il ruolo di regia regionale, anche con i veti, con tutte le misure che sono necessarie per salvare le prerogative della Regione". "Abbiamo incaricato degli avvocati e la nostra avvocatura per studiare l'operazione insieme agli altri attori al tavolo, noi ci siamo posti un primo orizzonte temporale di 6 mesi per vedere come poter strutturare le cose, ma allo stesso tempo quello che ci importa è fare un'operazione corretta, quindi i tempi saranno quelli necessari", risponde a chi le chiede i tempi dell'operazione.
E sulla quota ideale che dovrebbe spettare alla Regione, Todde precisa di non avere ancora una risposta, ma che sicuramente dovrà essere "una quota maggiore del 5%, possibilmente una quota sostanziosa che ci dia comunque la possibilità di essere incisivi e in particolare di poter chiedere l'assemblea ed esercitare veti e prerogative". (ANSA).
"La novità importante è che abbiamo ricevuto formalmente dalla Regione la richiesta di partecipare a questa operazione": risponde così il presidente della Camera di commercio di Cagliari e Oristano Maurizio De Pascale ai giornalisti, a proposito dell'iter per il processo di fusione dei tre aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero, sotto un'unica holding con F2i.
"Abbiamo accolto con favore la totale condivisione del progetto - ha aggiunto De Pascale a margine dell'appuntamento organizzato per la firma del protocollo d'intesa fra l'ente camerale e la Polizia postale per la sicurezza cibernetica -, quindi la Regione ci ha espresso la necessità di andare avanti, la necessità di creare una rete aeroportuale".
"Su queste basi ovviamente, tale e importante è la novità - ha chiarito il presidente della Camera di commercio - che abbiamo ritenuto di sospendere le operazioni di chiusura del progetto di integrazione dei tre aeroporti, per consentire alla Regione necessari approfondimenti e le intese affinché la Regione stessa possa entrare nell'operazione anche con delle quote azionarie così come ha manifestato". Non si conoscono ancora modalità e tempi per la partecipazione pubblica alla holding, ma dovrebbe essere definita entro la fine dell’anno.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it