Sardegna

Scontro tra auto e moto, 3 morti e 2 feriti nell'Oristanese

Tutti motociclisti le vittime. Facevano parte di una comitiva in gita verso il lago Omodeo

Redazione Ansa

 E' di tre morti e due feriti il bilancio di un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio a Paulilatino, in provincia di Oristano, sulla provinciale 11 dove si sono scontrate due moto e un'auto. 

Sono tutti motociclisti le vittime. Dalle prime informazioni si tratta di persone residenti in Sardegna, di età compresa tra i 27 e i 30 anni.

Facevano parte di una comitiva di amici, tutti appassionati delle due ruote, in viaggio verso il lago Omodeo per una gita fuori porta. La dinamica dell'incidente è ancora tutta da chiarire: coinvolte nello scontro su un tratto di strada rettilineo ma pieno di dossi, quattro e non due moto, come appreso inizialmente, e un'auto. A causa dell'impatto, violentissimo, si è innescato un gigantesco rogo che ha richiesto l'intervento di tre Canadair decollati dalla base di Olbia, due Super Puma e un elicottero.

Quando sono arrivati i soccorritori, per tre dei motociclisti della comitiva non c'è stato nulla da fare. Ricoverati in ospedale, in condizioni non gravi, un quarto motociclista e il conducente della vettura. Sul posto oltre ai medici del 118 con ambulanze e due elicotteri dell'Elisoccorso, i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia stradale.

Sardi sia le vittime che i feriti

Uno scontro frontale all'altezza di un dosso. Il conducente dell'auto e i motociclisti si sono ritrovati improvvisamente faccia a faccia senza poter effettuare alcuna manovra. Due delle tre vittime del terribile incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio a Paulilatino, in provincia di Oristano, erano residenti in paese: si tratta di Mario Sedda e Roberto Daga, entrambi di circa 30 anni.
Del terzo motociclista deceduto non sono ancora state rese note le generalità, ma si è saputo che è di Ghilarza, un centro vicino, e che aveva legami e affetti a Paulilatino. Di Paulilatino è anche uno dei feriti, Ivano Saba.

Al riconoscimento delle prime due vittime ha contribuito il sindaco Domenico Gallus, intervenuto sul posto anche come medico. "Una scena terribile - racconta all'ANSA - Se ne vanno due ragazzi educatissimi e stimatissimi in tutto il paese. Da quello che abbiamo potuto apprendere - ricostruisce il sindaco -, proprio il dosso nel lungo rettilineo ha impedito che conducenti di auto e moto potessero fare qualcosa. Una scena straziante". Dopo l'impatto, violentissimo, i mezzi hanno preso fuoco a causa della perdita di benzina innescando così un gigantesco rogo che ha richiesto l'intervento di tre Canadair, due Super Puma e un elicottero. 

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