(ANSA) - CAGLIARI, 08 LUG - "Non ho lasciato l'Empoli, ho
accettato il Cagliari: era un desiderio latente da quando ho
iniziato ad allenare. Questa è sempre stata una piazza che mi ha
coinvolto, da fuori.
Non me l'aspettavo, è una spinta a lavorare instancabilmente per
raggiungere i nostri obiettivi. Entro nella storia del Cagliari
in punta di piedi".
Eredità pesante. "Mister Ranieri? Persona e carriera sono
ineguagliabili - chiarisce Nicola - Sono a Cagliari, a parte il
desiderio latente, anche convinto dal fatto che ci sia stato un
grande allenatore come lui". Subito al lavoro: "Ho chiesto alla
società di farmi vedere la squadra perché, a parte Scuffet a
Udine, non conosco i giocatori. E non vedo l'ora di
incontrarli".
Obiettivi: "Consolidare il progetto e rimanere in serie A è già
importante. Penso che l'ambizione sia insita in ognuno di noi,
ma va contestualizzata: si guardano le stelle ma con i piedi
piantati per terra. Per una realtà come la nostra fondamentale
mantenere la categoria. E mantenere la categoria per anni
significa molto. Quindi, prima arriviamo alla salvezza e meglio
è". (ANSA).
Calcio: Nicola al Cagliari, voglio la mentalità per restare in A
Allenare questa squadra desiderio latente da quando ho iniziato