Sardegna

Nell'Isola più testamenti biologici ma si è ancora indietro

Quartultima in Italia, Cagliari 63/a tra le città

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 10 LUG - Sardegna ancora indietro nei testamenti biologici. Ma ci sono segnali incoraggianti: dal 2022 all'anno successivo c'è stato un incremento delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat) del 69,9%. Rimane però basso il numero di depositi per abitante: uno per 286 residenti. E l'isola è al quartultimo posto in Italia. Sono i numeri registrati dall'osservatorio Dat dell'associazione Luca Coscioni.
    "Anche in Sardegna - questo il commento della stessa associazione - c'è ancora molto lavoro da fare per sensibilizzare la popolazione sui propri diritti riguardo al fine vita. Con 424 Dat depositate, Cagliari si posiziona al 63/o posto a livello nazionale. Invece Nuoro, con una Dat ogni 391 abitanti, è tra le province italiane più giù in classifica.
    Anche Oristano, con una Dat ogni 321 abitanti, deve recuperare terreno.
    La Sardegna comunque nel 2023 ha guadagnato il nono posto in Italia per incremento di depositi. "Positivo l'aumento del 52% - questa la riflessione dell'associazione sul dato nazionale - Un dato che si deve a chi continua a fare iniziativa politica e informazione a livello locale su questo strumento. Ma a livello istituzionale non è mai stata condotta alcuna campagna informativa sul tema e anche in questo caso, come già accade in tema di morte volontaria medicalmente assistita, tocca a un'associazione sostituirsi allo Stato nel garantire alla popolazione diritti civili fondamentali. Particolarmente gravi i dati che abbiamo ottenuto circa il mancato inserimento delle Dat nella Banca dati nazionale. A una persona su 10 tra quelle che hanno depositato le Dat, senza questo inserimento, non è garantito il rapido rispetto delle proprie volontà. Un malfunzionamento dovuto alla mancata formazione del personale da parte dei ministeri competenti". (ANSA).
   

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