Sardegna

La regista Hardwicke, 'Sardegna terra perfetta per il cinema'

La regista di Twilight e Thirteen è stata sull'isola

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 16 LUG - Catherine Hardwicke guarda alla Sardegna come set per una possibile produzione internazionale.
    La regista di Twilight e Thirteen è stata nei giorni scorsi sull'isola. L'opera, tratta dal working title "Newton, Knuckles, and The Wizard of Menlo Park", racconta le avventure di cinque amici, fondatori del club "The diggers archaelogy agency" che, nell'estate del 1968, cercano il tesoro di un magnate delle ferrovie deceduto.
    "Questa è una terra perfetta per il cinema, siamo passati dalla Pennsylvania al New Mexico, dalla California ai Caraibi, e abbiamo visto solo una piccola parte del sud dell'isola - dichiara Catherine Hardwicke - con questa varietà paesaggistica, in Sardegna si può riprodurre qualsiasi luogo della terra. Se ci fossero degli Studios per allestire grandi set al chiuso, sono sicura che le produzioni internazionali aumenterebbero esponenzialmente".
    Susanna Tornesello, direttrice Sardegna Film Commission ha spiegato che "il gruppo si è mosso tra il territorio di Carbonia e Mandas, visitando diverse miniere, location ideali per circa la metà del lungometraggio. Il motivo per cui sono stati attratti dalla Sardegna riguarda il fatto che le miniere in Pennsylvania sono state sigillate o dismesse, mentre qui sono ancora accessibili e preservano l'aspetto dell'epoca ricercata.
    Ora non resta che sperare che la produzione e la regista decidano di girare una buona parte del film sull'isola". Oltre alla registra erano presenti i produttori Alessandro e Francesco Tedde, insieme a Jamie Marshall, primo assistente di regia e Thomas Koveleskie, autore dello script del progetto curato da Antropotopia e supportato dalla Società Umanitaria di Carbonia e dalla Fondazione Sardegna Film Commission.
    "Tra i motivi ispiratori del progetto Fabbrica del Cinema - ricorda Paolo Serra, direttore regionale dei CSC della Società Umanitaria - c' quello di concorrere ad attrarre produzioni importanti che possano valorizzare e far apprezzare il territorio, cui sommare implicite ricadute in termini economici e non solo. Siamo felici che siano rimasti colpiti dagli scenari che i siti minerari offrono, tanto da prenderli in considerazione per eventuali prossime produzioni". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it