Sardegna

Autonomia: Deriu (Pd), 'deriva che mette a rischio specialità'

In serata il voto dell'Aula su richiesta referendum abrogativo

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 17 LUG - "Nel processo dell'autonomia differenziata non c'è un effettivo rafforzamento o una piena definizione del ruolo delle regioni, ma una nuova fase transitiva di disequilibrio tra i poteri, dove lo Stato rinuncia al suo ruolo e viene privato dei suoi strumenti e le regioni sono sovraccaricate di funzioni che non potranno svolgere in modo decisivo a vantaggio delle cittadine e dei cittadini". È in sostanza la posizione ribadita questo pomeriggio dal capogruppo del Pd Roberto Deriu per tutta la maggioranza di campo largo di centrosinistra nell'Aula dell'assemblea sarda nella relazione introduttiva delle mozioni 7 e 8 sulla richiesta di referendum abrogativo della norma nazionale voluta dalla Lega.
    "Riteniamo che debba esserci una presa di responsabilità da parte di livelli di governo come le Regioni - ha aggiunto Deriu - per affrontare questo problema e unirsi al resto degli italiani e delle italiane che si oppongono a questa deriva che mette in crisi il patto fondamentale sul quale si basa la Repubblica". E che mette a rischio la stessa specialità della Regione autonoma sarda, si ribadisce in maggioranza.
    E poi l'appello dem "per un'ampia adesione a questa mozione, al di là e al di fuori degli schemi politici che legano ciascuno di noi, nel nome della Costituzione e della Repubblica".
    Illustrate dai rispettivi relatori anche le due mozioni della minoranza, una dei Riformatori e l'altra dei centristi di Sardegna al centro 20venti, entrambe contemplano la piena applicazione del principio di insularità, in una cornice che comunque prevede la nuova autonomia differenziata.
    Le mozioni sono discusse tutte e quattro insieme, il voto finale, con l'elezione di due delegati che insieme a quelli delle altre cinque regioni presenteranno alla Corte costituzionale i quesiti referendari, è atteso entro qualche ora. (ANSA).
   

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