(ANSA) - CAGLIARI, 19 LUG - Disapplicare la tassa comunale
sui diritti di imbarco a carico delle compagnie aeree (che poi
la riversano sui costi dei biglietti ai passeggeri) per
incentivare l'aumento dei voli da parte dei vettori e generare
un ritorno economico importante sul settore turistico. È in
sintesi la proposta di legge presentata questa mattina in
Consiglio regionale dal gruppo di Fratelli d'Italia, a prima
firma del capogruppo Paolo Truzzu.
"Le tasse aeroportuali per i tre scali sardi valgono insieme
circa 32 milioni (circa 6,50 a passeggero) - ha spiegato Truzzu
-, tagliandole le compagnie aeree sarebbero disposte anche
raddoppiare i collegamenti, si può ipotizzare una crescita dei
turisti anche solo del 30% che corrisponde a circa un milione di
turisti in più, e considerato che la spesa media a turista è
circa di 200 euro, si arriva a un valore di circa mille euro a
turista con un aumento del fatturato del turismo di circa un
miliardo di euro, che comporta un gettito Iva di 100 milioni, di
cui 90 di entrate dirette per la Sardegna".
La richiesta di abbattere le tasse aeroportuali a carico dei
vettori è un cavallo di battaglia in particolare della compagnia
low cost irlandese Ryanair, che ha sempre chiesto all'Italia di
cancellare la norma, nazionale, che prevede questa tassa. La
stessa Ryanair solo qualche mese fa ha saldato il debito
maturato tra il 2014 e il 2016 per il mancato pagamento
dell'addizionale comunale sui diritti d'imbarco all'aeroporto di
Cagliari, con il versamento di circa 12 milioni di euro.
Al momento sono il Friuli Venezia Giulia e la Calabria ad
aver accolto l'idea e ora Fdi propone la soluzione anche per la
Sardegna. La proposta è accompagnata da una mozione con la quale
si impegna la Regione "ad avviare tutte le procedure utili a
impegnare nel bilancio regionale le risorse necessarie,
quantificate in circa 32 milioni, al fine di compensare la
mancata entrata per lo Stato e garantire gli equilibri di
finanza pubblica". Per poter disapplicare la tassa, infatti,
essendo imposta da una legge nazionale, la Regione dovrebbe
versare alle compagnie gli oneri equivalenti, i 32 milioni "che
verrebbero recuperati con l'incremento dei flussi, e i 60 in
avanzo potrebbero essere usati per migliorare la continuità
territoriale", hanno spiegato i proponenti.
"L'addizionale serviva per aiutare i Comuni dal punto di
vista finanziario - ha sottolineato Fausto Piga -. In realtà il
tempo ha rivelato che le somme che vanno nelle casse comunali
sono esigue, Olbia, Alghero ed Elmas incassano da questa tassa
solo circa 500mila euro dei 32 milioni totali". Questa norma,
secondo Corrado Meloni, "contribuisce a risolvere i due problemi
che interessano i sardi: il diritto alla mobilità e anche la
necessità di fortificare il settore del turismo". (ANSA).
Turismo: Fdi 'abolire tassa imbarco per vettori in Sardegna'
Truzzu, 'arriverebbero 90 milioni in più l'anno dal turismo'