Sardegna

Otto sardi in gara ai giochi Olimpici di Parigi

Asse Cagliari-Oristano sognando una medaglia

Redazione Ansa

Otto atleti con la bandiera dei Quattro Mori alle Olimpiadi di Parigi. In realtà i partecipanti nati in Sardegna sono sette. Ma Filippo Tortu, classe 1998, brianzolo dalle origine isolane, non si è mai tirato indietro quando, dopo una vittoria, c'era da sventolare il vessillo della terra del padre, originario di Tempio Pausania.
    Fresco di medaglia d'oro agli Europei di Roma 2024 con la 4x100, Tortu proverà a bissare successo ed emozioni di Tokyo 2020 con la medaglia d'oro nella staffetta olimpica. Per il resto è una sfida interna tra Oristano e Cagliari-Quartu. C'è anche Lorenzo Patta, oristanese classe 2000, campione a Tokyo e a Roma proprio con Tortu. Ex attaccante del La Palma Monte Urpinu, calcio, si è riscoperto velocista a diciassette anni. Da lì in poi è stata un'escalation sino al trionfo giapponese.
    Risponde Quartu, sempre nell'atletica, con Dalia Kaddari, nata a Cagliari nel 2001, cresciuta nella Tespiense. Bronzo agli Europei di Monaco di Baviera, tenterà l'assalto alla finale e magari alla medaglia a Parigi nella 4x100. E sarà ai nastri di partenza anche sui 200 metri.
    È nato a Quartu anche Nicola Bartolini, 1996. Ma è cresciuto nella storica società cagliaritana Amsicora. Il suo exploit è di tre anni fa: nel 2021 in Giappone è entrato nella storia diventando il primo italiano campione del mondo al corpo libero.
    È al suo esordio alle Olimpiadi. Risponde di nuovo l'Oristanese con Sergio Massidda, nato a Ghilarza nel 2002. Anche lui è un esordiente: ha iniziato a praticare il sollevamento pesi all'inizio del 2016, rivelando subito un talento naturale che lo ha portato subito in pedana per una gara. Primo tecnico Sebastiano Corbu, proprio l'attuale direttore tecnico della Nazionale. Oristanese fucina di campioni. Lo conferma Alessia Orro, da Narbolia, classe 1998, palleggiatrice dell'Italia della pallavolo che ha trionfato agli Europei del 2021. A Tokyo Italia fuori ai quarti di finale. Ma ora c'è un'altra chance chiamata Parigi.
    Oristano capitale dello sport sardo che va in Francia. Lui, Stefano Oppo, 1994, ha vinto il bronzo a Tokyo 2020 nel doppio pesi leggeri di canottaggio con Pietro Ruta. È un veterano: c'era anche a Rio 2016, quarto. A Parigi ci riproverà in coppia con Gabriel Soares. La rotta e il vento portano questa volta a sud con la cagliaritana Marta Maggetti, 1996, la regina del windsurf. Quarta a Tokyo, si è subito rifatta con l'oro mondiale a Brest nell'iQFOiL, la nuova classe olimpica che la vedrà protagonista anche in Francia.

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