Sardegna

Tyrrhenian Link, il Comune di Quartu fa chiarezza

Condanna 'aggressione verbale di inaudita violenza al sindaco'

Redazione Ansa

(ANSA) - QUARTU SANT'ELENA, 23 LUG - Dopo l'aggressione verbale subita dal sindaco di Quartu Sant'Elena Graziano Milia sulla vicenda del Tyrrhenian Link, la presidente del Consiglio comunale, la maggioranza consiliare e gli assessori fanno quadrato intorno al primo cittadino, condannando "fermamente l'aggressione verbale di inaudita violenza rivolta al sindaco" e riaffermano "con convinzione la totale condivisione delle scelte politiche assunte, garantendo, ancora oggi e per il futuro, piena coesione e sostegno, nonché assoluta vicinanza sotto il profilo personale e umano".
    "Le scelte politiche assunte in questi anni di Amministrazione - si legge in una nota - sono state sempre condivise e rivendicate con forza da ogni gruppo politico che compone la nostra maggioranza e continueranno ad esserlo. In queste settimane sono pervenute, attraverso differenti canali, varie affermazioni che ci sentiamo di confutare, argomentando con onestà intellettuale e responsabilità amministrativa, dovuta ai nostri cittadini".
    Sulle osservazioni formultae dal Comitato No Tyrrhenian Link, l'amministrazione di Quartu precisa che "un collegamento elettrico non è unidirezionale, non è 'diretto in Campania e in Sicilia', regioni che producono molta più energia di noi da rinnovabili. Il TL è un elemento di una rete più complessa che consente esportazione e importazione. La Sardegna non è un produttore particolarmente importante di energia da fonti rinnovabili (7° per eolico, 6° per fotovoltaico, 5° per kw/abit), al contrario la quota principale di produzione proviene ancora da centrali tradizionali a carbone, altamente inquinanti e la cui chiusura è giustamente prevista negli anni immediatamente a venire. Se oggi la produzione globale è superiore al consumo locale, con la chiusura annunciata e auspicabile delle centrali a carbone, la Sardegna produrrà meno del 50% del proprio fabbisogno. La conclusione è che per anni la Sardegna sarà importatrice di energia elettrica, e il TL sarà indispensabile per garantire l'approvvigionamento minimo necessario. È quindi auspicabile che nei prossimi anni ci sia un riequilibrio che consenta a tutti sicurezza e disponibilità di energia".
    Sull'approdo del cavo sottomarino proveniente dalla Sicilia a Terra Mala, il Comune di Quartu precisa che "il luogo di arrivo del cavo si trova a 3,5 km da Mari Pintau, con un promontorio a separare i due siti. Il Pul classifica tutta l'area all'interno della quale è il punto di arrivo, come Z9, "area antropizzata" e diversamente non poteva essere, considerata l'attività di edificazione che si è sviluppata, addirittura, proprio nel punto di arrivo, senza neppure una lottizzazione, con le immaginabili conseguenze ambientali. La lottizzazione Marina delle Nereidi è a oltre 300 metri dal punto di arrivo. L'arrivo del cavidotto non avverrà mediante scavo aperto, per non interferire con l'arenile, ma con tecnica di perforazione orizzontale sotterranea. Il cavo, superato l'arenile, proseguirà in una tubiera di sezione 80x80 cm posta a 170 cm di profondità, analoga al cavedio-cavidotto di qualunque sottoservizio ben concepito, con all'interno due cavi di circa 15 cm di diametro che, costituendo campo statico, non producono all'esterno campo elettromagnetico". (ANSA).
   

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