(ANSA) - SANTA TERESA GALLURA, 25 LUG - Nove miglia nautiche,
circa 16 chilometri: è la distanza tra il porto di Santa Teresa
Gallura e quello in Corsica di Bonifacio. Una distanza che da
oltre un mese per gli autotrasportatori sardi è diventata
lunghissima e insormontabile, tanto da essere ormai
impraticabile.
Solo due giorni fa, dopo essere stato risistemato a seguito
dei controlli fatti dell'autorità marittima francese a
Bonifacio, era ripartito facendo la spola tra le due isole
gemelle. Ma oggi è arrivata la nuova doccia fredda per gli
autotrasportatori. "Lo diciamo da tempo, è ora che cambino le
imbarcazioni.- afferma Gavino Peigottu, autotrasportatore che
oggi ha preferito non rischiare e non ha fatto alcuna corsa - Ci
deve essere data la possibilità di lavorare, basta scuse e mezze
verità. L'unica cosa certa è il grande lavoro che stanno
svolgendo quelli della Ichnusa Lines, ma che non riescono a
coprire tutte le richieste di posti, tra turisti e merci".
Attualmente infatti a garantire il collegamento sono solo le
corse della Ichnusa, ma la compagnia è costretta molto spesso a
lasciare a terra, in un porto o nell'altro, gli
autotrasportatori. "Ci sono colleghi fermi a Bonifacio che non
sanno quando troveranno posto per rientrare a casa in Sardegna e
ci sono merci che dalla Sardegna andrebbero consegnate agli
acquirenti ma non riescono ad oltrepassare il mare", conclude
Peigottu che insieme a Roberto Sistu si stanno facendo
portavoce del disagio degli autotrasportatori nel nord
Sardegna. (ANSA).
Il traghetto Moby Bastia, che ha avuto un'avaria all'elica di prua, dovrebbe tornare in servizio domani. E' quanto fa sapere il gruppo Moby.
Questa mattina gli autotrasportatori che viaggiano tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio avevano protestato per il nuovo stop al traghetto che ha sostituito la nave gemella Giraglia, ferma in porto a Genova per alcune riparazioni.