(ANSA) - CAGLIARI, 29 LUG - La dispersione scolastica scende
ai minimi storici; secondo i risultati certificati Invalsi
(Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di
istruzione e di formazione) il tasso di dispersione scolastica è
il più basso degli ultimi 5 anni attestandosi al 10,5%.
La nota negativa è che le due regioni dove i dati continuano a
essere i peggiori in Italia sono la Campania e la Sardegna.
"Il tema dell'istruzione e della formazione deve essere
essenziale per la Sardegna: continuiamo ad avere i dati tra i
peggiori d'Italia su dispersione scolastica e laureati -segnala
Mauro Carta, presidente regionale delle Acli -. Lo scorso
settembre avevamo evidenziato, come Acli della Sardegna, che i
dati Istat raccolti sull'Indagine sul Benessere Equo e
Sostenibile e sull'Indagine sugli Indicatori di Sviluppo
Sostenibile al 2030 indicavano che la percentuale di scuole
accessibili in Sardegna, cioè le scuole che offrono servizi di
base, è di appena il 39,3%: quindi 6 scuole su 10 non offrono
tutti i servizi considerati di base. Inoltre, I dati Invalsi
mostravano che oltre la metà degli studenti delle classi terze
della scuola secondaria di primo grado (55,3%) avevano una
competenza numerica non adeguata e 4 studenti su 10 della
medesima classe non avevano una competenza alfabetica adeguata
(44,2%). Infine, il 21,4% dei giovani sardi, contro il 19% della
media nazionale, non studiava e non lavorava (NEET) e il tasso
di mancata partecipazione al lavoro giovanile, nella fascia
15-19 anni, era del 42,1% in Sardegna contro il 29,5%
nazionale".
" Tutti questi dati - conclude Carta -, che andremo ad
analizzare nuovamente all'inizio del prossimo anno scolastico,
mostrano come il problema dell'istruzione continui ad essere uno
dei principali temi e che debba esser affrontato con grande
coraggio e con rapidità dalla giunta regionale insediatasi pochi
mesi fa" (ANSA).
Acli, 'dispersione scolastica resta freno alla Sardegna'
Associazione, 'agire ora con coraggio e volontà'