Sardegna

Spento l'incendio nel Nuorese, 800 ettari in fumo

Prima stima del Corpo Forestale, iniziata la bonifica. In azione elicotteri e canadair per spegnere le fiamme

Redazione Ansa

E' stato spento il pauroso l'incendio che da due giorni imperversa in località Sa Serra, tra Orune e Nuoro e che si è avvicinato pericolosamente ai centri abitanti, cambiando poi direzione nella tarda serata di ieri quando si è spinto fino ai confini di Orani, Orotelli e Benetutti. Le bonifiche vanno avanti da qualche ora: i 3 Canadair della flotta nazionale e i 5 elicotteri del Corpo Forestale (2 SuperPuma) sono ancora in azione nella vastissima area divorata dalle fiamme che sono avanzate, dalle 14 di ieri, su tre fronti: più di 800 ettari secondo la stima aggiornata. Ingenti i danni soprattutto tra Orune e Nuoro.

Nel frattempo il nucleo investigativo del Corpo Forestale sta cercando di capire come sia partito l'incendio per accertare eventuali responsabilità. 

 

Video Vasto incendio nel Nuorese, in azione 4 Canadair e 5 elicotteri

 

Principalmente l'incendio si è esteso verso i territori in località "s'inforcau" e verso la zona Industriale di Prato Sardo, alle porte di Nuoro dove l'incendio si è avvicinato in prossimità di diverse aziende agricole e ovili e a tratti ha minacciato la zona industriale. Secondo i primi accertamenti, il fuoco ha interessato diverse aziende agrozootecniche della zona (soprattutto nel territorio di Orune) ed è già partita la conta dei danni. Il Corpo Forestale, che sta coordinando tutte le operazioni di spegnimento dalle prime ore, è all'opera per le bonifiche. 

 

Il rogo ha divorato circa 700 ettari - è solo una prima stima da confermare - tra boschi di sughere e roverelle avanzando con fiamme alte decine di metri su due fronti, verso ovest in direzione Orani e a est, verso Benetutti. Attualmente non soffia il vento, ma è previsto un rinforzo e le squadre a terra e in aria stanno lavorando per cercare di spegnere i focolai entro questa mattina: sul campo ci sono già 31 gradi.

 

Incendi in Sardegna, 4.128 ettari in fumo da gennaio a luglio

Dal primo gennaio al 22 luglio di quest'anno in Sardegna si contano 1135 incendi, 4128 ha di cui 719 Ha di bosco, 296 di pascolo e 3111 di "altro": "queste sono le campagne abbandonate o canneti o vegetazione bassa - spiega all'ANSA l'assessora regionale dell'Ambiente con delega alla Protezione civile Rosanna Laconi - Solo questo luglio i roghi sono stati 396 per 1565 ettari percorsi dal fuoco e di questi 464 Ha di bosco. Nel 2023, nello stesso periodo erano stati 379 gli incendi. 523 nel 2022, e 637 nell'anno terribile del 2017".

"Dall'inizio di questa legislatura ci siamo messi al lavoro sul fronte della lotta agli incendi - aggiunge l'esponente della Giunta Todde - Vorrei portare in giunta al più presto il piano di assunzioni per l'incremento delle forze a terra, in particolare di Forestas, l'agenzia nella quale da 4 anni anni e mezzo mancava l'amministratore unico che abbiamo nominato noi, e del Corpo Forestale".

Per Forestas nel 2024 ci sarà un incremento di 600 persone. "Entro la settimana prossima vareremo il piano esecutivo per poterlo avviare: è infatti fondamentale l'incremento degli organici perché le squadre a terra essenziali non solo per combattere ma anche per il presidio del territorio e per la prevenzione e la pulizia del sottobosco. La biomassa in eccesso, infatti, è un ottimo carburante per il fuoco".

L'assessora ricorda anche che una "grossa componete di questi roghi ha origine dolosa e colposa: serve un comportamento responsabile da parte dei cittadini: ognuno di noi è custode del territorio". Ogni rogo, spiega Laconi, è un danno in più per l'Isola ma anche per gli allevatori: "le aree percorse dall'incendio per 10 anni sono vincolate per il pascolo, togliendo così ai pastori i terreni e risorse".

Ma non solo: "più aumentano gli incendi più aumenta la desertificazione, più aumenta il caldo, il riscaldamento atmosferico e la siccità che fanno aumentare più incendi,. E' un circolo vizioso". La flotta regionale antincendio conta nove elicotteri,(6 leggeri da 900 litri, due Super Puma da 4mila litri,e un AB 412 da 1200 litri). A questi si affiancano i 3 Canadair di stanza a Olbia, un elicottero dei VVFF e uno dell'Aeronautica e uno dell'Esercito. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it