Sardegna

Parigi: Maggetti oro nel windsurf, è il sesto dell'Italia

La finale race a Marsiglia

Redazione Ansa

Marsiglia non è il Poetto, la spiaggia di Cagliari davanti alla quale si allena, ma il mistral tanto atteso ha reso la baia francese il luogo ideale per l'azzurra Marta Maggetti per volare con il vento verso l'oro olimpico dei nuovi windsurf. Ventiquattro anni dopo Alessandra Sensini e da quel 23 settembre 2000 in cui la grossetana portò l'Italia sul gradino più alto del podio a Sydney. La storia si ripete e ancora una volta è una donna, la ragazza venuta da Cagliari, classe '96, che alla sua seconda partecipazione a cinque cerchi dopo Tokyo incide il suo nome nell'iQFOil, la classe esordiente di windsurf che ha sostituito la RS:X.

Ma in sostanza al di là dei nomi e delle formule sono tavole volanti, che non solcano il mare, e che hanno dato spettacolo nella finestra sul Mediterraneo della marina marsigliese. Nella finale a tre con la britannica Emma Wilson e l'israeliana Sharon Kantor, Maggetti è stata geniale nella tattica, approfittando di un errore della britannica che era al comando e che era stata la migliore nelle serie di regate di qualificazione. Mentre l'inglese sbaglia, l'azzurra, dopo aver controllato rimasta attaccata alle rivali, sceglie la traiettoria giusta e da terza si porta al comando. Ha capito che poteva sprintare, sorpassando le altre due e conquistato l'oro (argento Kantor, che ha abbracciato nella festa dell'acqua a regata finita, bronzo per Wilson).

"Devo ancora capire cosa voglia dire questo successo - ha detto dopo lacrime di felicità Maggetti, lei che quando non solca l'acqua, pratica yoga e si rilassa disegnando -. Per me al momento c'è la grande emozione di avere vinto una regata, importantissima. Devo metabolizzare il tutto. Un momento straordinario nel quale voglio ricordare tutti quelli che mi sono stati vicini e che hanno contribuito ad arrivare a questa medaglia. La mia famiglia, il CONI, la Federazione Vela, i tecnici, le Fiamme Gialle.

Il momento più difficile è stato in semifinale quando ho dovuto lottare con i denti per accedere alla finale che voleva dire medaglia. È stata una settimana davvero complessa, il vento ci ha fatto soffrire e oggi il mistral finalmente arrivato a soffiare ben disteso mi ha portato alla vittoria". Ottenuto il pass per Parigi, si è allenata anche sul Lago di Garda. Considerata l'erede di Sensini, Maggetti nel mare trasparente di casa è diventata il fenomeno della tavola: prima aveva provato con il volley, il basket e la ginnastica artistica, ma il richiamo del mare è stato di gran lunga più forte.

E da quando aveva solo otto anni quella passione è andato crescendo, seguendo le orme del papà che è di casa al Windsurfing club di Cagliari. Nelle categorie giovanili vince praticamente tutto, a 17 anni il titolo mondiale all'RS:X Youth World Championship di Civitavecchia e l'argento al Mondiale Under 19 di Cipro a luglio dello stesso anno. Molto legata alla sua terra, a fine 2017 per sostenere la campagna olimpica, assieme al collega e conterraneo Carlo Ciabatti, dà vita al progetto "Ajò to Tokyo2020" finalizzato alla ricerca di sponsorizzazioni tra le imprese e le istituzioni dell'isola. In Giappone chiude al quarto posto ma due anni più tardi si prende definitivamente la scena internazionale con l'oro mondiale a Brest nell'iQFOiL, la nuova classe olimpica del windsurf. Quella che con il mistral marsigliese l'ha spinta fino all'oro.

Maggetti: 'questo oro dedicato a Gigi Riva'

Cresciuta a malloreddus e seada, Marta Maggetti ha versato lacrime di gioia nell'acqua di Marsiglia. L'oro nel windsurf, versione 4.0, è arrivato "inatteso, avevo avversarie molto forti, in particolare l'inglese (Emma Wilson, partita favorita e finita terza ndr) - racconta la neo campionessa olimpica, 28 anni, cagliaritana - ed è stato bellissimo. Un'emozione incredibile". Che condivide con la sua terra, la Sardegna a cui dice di essere legatissima. Il suo 'campo' di allenamento è l'acqua cristallina di casa, dove vive, dove conserva le sue radici. E' per questo che nelle dediche di questo oro c'è spazio anche per un monumento della 'sardità', uno dei più grandi calciatori di sempre, Gigi Riva, scomparso lo scorso gennaio. Lui che da Leggiuno, Nord Italia, ha scelto Cagliari e la Sardegna come terra d'adizione, fino a diventarne uno dei suoi figli più amati.
"Gigi Riva è stato un grande per tutta l'Italia e per noi sardi - dice l'azzurra - questa medaglia poi la dedico ai miei familiari, ai tecnici, alla federazione, alle Fiamme Gialle che mi consentono di praticare questi sport che amo". Dall'età di otto anni, ispirandosi anche alla Sensini, che nel windsurf a Sydney 2000 si laureò campionessa olimpica. "Alessandra è un modello, ed è stato bellissimo vincere un oro 24 anni dopo il suo" dice Maggetti che riconosce di avere l'indole indomita della sua Sardegna. Ma vola basso, nonostante quella tavola, la neo campionessa olimpica; "Nelle giovanili avevo vinto tanto, è vero, ma questo oro è arrivato a sorpresa e non posso che essere felice" sorride l'azzurra. A Marsiglia, a oltre 600 km da Parigi, è risuonato l'inno di Mameli e sono solo sorrisi. 

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