Sardegna

Rinnovabili: Cgil, serve giusto mix energetico per Sardegna

'Serve Agenzia per lo sviluppo industriale e Fondo transizione'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 05 AGO - Le scelte sulla de-carbonizzazione e alla transizione energetica della Sardegna "non possono non passare dalla realizzazione del piano di metanizzazione con la relativa dorsale per trasportare il metano prima e l'idrogeno poi, non certo attraverso una selvaggia colonizzazione di produzione da eolico e fotovoltaico" che, invece, deve essere riequilibrata da un mix energetico che contempli - oltre al metano - "un giusto apporto anche di altre Fer come idroelettrico e biomasse". La Cgil della Sardegna ribadisce le sue posizioni con un documento di tre pagine nel quale chiede anche di istituire per legge un'Agenzia sarda per lo sviluppo industriale e un Fondo speciale per la transizione.
    Le segreterie unitarie Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno già chiesto un incontro urgente ai ministri Pichetto Fratin e Urso, ma nel frattempo, il confronto è stato avviato a livello regionale con l'assessore regionale all'Industria Emanuele Cani nel quale si è appreso che la trattativa sul piano di metanizzazione è ripartita e si dovrebbe arrivare in tempi stretti a un nuovo Dpcm Sardegna.
    "I problemi di oggi discendono da una impostazione data dal governo nazionale nel 2021 con il decreto 199, sul quale non era stata intrapresa alcuna azione dalla precedente Giunta - osserva la Cgil - Ora quella attuale si appresta a tracciare i limiti perché il decreto di giugno venga attuato senza distruggere l'ambiente, il paesaggio, le biodiversità, gli ecosistemi. Ci auguriamo che questo processo possa contemplare la revisione della quantità di 6,2 GW di energia da fonti rinnovabili assegnato alla Sardegna".
    Per la Cgil è indispensabile una "giusta proporzione" tra eolico, fotovoltaico, idroelettrico nei bacini superficiali e sotterranei, biomasse, accumuli, metano prima e idrogeno poi. W serve "una visione" complessiva e "scelte e indirizzi precisi di politica energetica e industriale. E misure garanzie a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori interessati da crisi, riconversioni e nuove attività". (ANSA).
   

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