(ANSA) - CAGLIARI, 09 AGO - Ris ancora al lavoro sui reperti
relativi all'assassinio di Francesca Deidda, la 42enne sparita
da San Sperate, a circa 20 km da Cagliari, il 10 maggio scorso e
i cui resti sono stati trovati in un borsone nelle campagne tra
Sinnai e San Vito, che secondo l'accusa è stata uccisa dal
marito, Igor Sollai, 43 anni, in carcere per omicidio volontario
e occultamento di cadavere.
Gli specialisti dell'Arma oggi hanno effettuato altri
accertamenti sui reperti trovati sia in casa della vittima, che
nelle campagne di San Priamo e a ridosso dell'ex statale 125.
Erano presenti gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che
difendono Sollai, l'avvocato Gianfranco Piscitelli che
rappresenta il fratello della vittima, Andrea Deidda.
Con Pisciteli c'era anche la criminologa Roberta Bruzzone,
nominata come sua consulente. "Non riteniamo che ci siano
sostanziali dubbi sulla responsabilità del signor Sollai - ha
detto Bruzzone ai giornalisti - alla luce di quello che è stato
trovato sulla scena. Una scena apparentemente risistemata che
testimonia una certa lucidità, freddezza e una determinazione
davvero spaventosa. E anche una certa supponenza, perché
evidentemente questa persona riteneva di essere ormai fuori dai
radar degli investigatori".
La consulente non esclude la possibilità che nel caso sia
coinvolto un complice: "Nella fase dell'occultamento io la
ritengo un'ipotesi ad oggi assolutamente verosimile che va
vagliata con attenzione". Per questa ragione l'avvocato
Piscitelli nei giorni scorsi ha presentato una denuncia perché è
venuto a conoscenza che qualcuno era entrato in casa di Sollai
dopo l'arresto, violando i sigilli. Per quell'episodio è stato
denunciato il padre di Igor Sollai che, secondo quanto appurato
dai carabinieri, era entrato in casa per prendere biancheria e
indumenti da portare in carcere al figlio. Gli accertamenti di
oggi forse serviranno anche per stabilire con precisione l'arma
del delitto. "Non ci sono ancora dati oggettivi che permettano
di affermare natura e provenienza delle tracce biologiche
riscontrate, così come non c'è alcun elemento che consenta di
formulare ipotesi sull'arma del delitto - hanno detto all'ANSA
gli avvocati di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba -.
Continuiamo a lavorare sui dati e sui risultati ufficiali
ricavabili dagli atti, non su pettegolezzi e illazioni". (ANSA).
Scomparsa e uccisa in Sardegna, non si esclude un complice
Sul posto la criminologa Bruzzone. Ris al lavoro sui reperti