(ANSA) - CAGLIARI, 12 AGO - Lecci e sugherete in Ogliastra,
Baronia e Gallura sono in pericolo. L'allarme è reale e arriva a
breve distanza dai recenti fenomeni degli incendi e il perdurare
della siccità che continuano a funestare la costa orientale
dell'Isola.
Uno scenario preoccupante, causato da una serie di fattori,
che ha spinto l'Università di Sassari ad attivarsi per
monitorare la situazione, così come la Coldiretti di
Nuoro-Ogliastra che si è mossa dopo numerose segnalazioni
ricevute dagli allevatori e dagli agricoltori locali. La gravità
del problema è stata certificata oggi con un sopralluogo
congiunto degli esperti dell'ateneo sassarese e dell'Agris.
"Putroppo - spiega il direttore di Coldiretti Nuoro-Ogliastra
Alessandro Serra - constatiamo che il patrimonio boschivo è in
pericolo per questo fenomeno nuovo che arriva dopo i disastri
causati dagli incendi e dagli effetti dei cambiamenti climatici.
Non dobbiamo dimenticarci che il bosco offre una fetta di
reddito non indifferente tra legnatico, ghiande e altro. Ci
auguriamo che si crei squadra e sinergia per trovare le cause
ancora sconosciute e per mettere in atto le azioni preventive
necessarie a salvaguardare il nostro patrimonio boschivo".
Si tratta di un fenomeno nuovo e senza precedenti in
Sardegna, in particolare in Ogliastra con il leccio fortemente
colpito e in Baronia dove sono compromesse le sugherete. Ma
anche la Gallura non è esente da questa situazione. Per Bruno
Scanu, docente di Patologia forestale di Uniss, una delle cause
"può essere quella della siccità che porta a indebolire le
piante, ma non si esclude la presenza di alcuni patogeni che
attaccano le radici e portano a far seccare la pianta dall'alto.
In questa fase - spiega - è determinante fare un monitoraggio
per mappare le aree, capire il fenomeno e cercare le soluzioni".
(ANSA).
Boschi a rischio in Ogliastra e Baronia dopo incendi e siccità
Lecci e sugherete stanno seccando, in campo Università e Agis