Il Cagliari fa il suo: 3-1 alla Carrarese. Avanti in Coppa Italia, ma il pensiero è già a domenica prossima per l'esordio in campionato con la Roma (Unipol Domus, ore 20.45). Ieri sera in tribuna c'erano Mina, sempre più intenzionato a restare, e Palomino, ultimo arrivato in attesa di firma e annuncio ufficiale. Quasi pronti.
Ma c'è ancora da lavorare. In campo e sul mercato: "Abbiamo bisogno di completare la squadra - ha detto il mister a fine gara - la società lo sa. Abbiamo fatto una prima parte di mercato in cui abbiamo rinunciato a Sulemana, che aveva fatto molto bene, ma ma sono arrivati tre giovani importanti come Zortea, Piccoli e Adopo. Luperto è un elemento di esperienza che ha sostituito Dossena, professionista importante di cui mi fido. Intanto abbiamo integrato un altro giocatore come Palomino, subito allo stadio, segno di voglia di mettersi subito a disposizione del gruppo. Dobbiamo lavorare con lui e Mina sotto l'aspetto atletico".
Nel mirino ancora Gaetano. O almeno qualcuno che possa garantire raccordo di qualità tra centrocampo e punte. Ieri però Nicola ha schierato un inedito tridente: "Lo abbiamo provato durante il ritiro. Era per una questione di logica, in base a chi avevamo di fronte. Gli attaccanti che ho a disposizione hanno svolto un ottimo lavoro e mi dispiaceva lasciarli fuori. Chiaro che ci deve essere una collaborazione maggiore in fase di non possesso. In futuro vedremo, potremo provare anche il 3-4-3 puro".
Unico neo, la rete subita: "Abbiamo praticamente regalato un gol, dobbiamo leggere meglio l'azione, ma la colpa è mia perché gli ho chiesto di forzare l'azione e in quel momento non era necessario. Personalmente non mi soffermerò mai sugli errori, perché in ogni gol che si prende ci sono almeno 5 o 6 errori prima, e sarebbe troppo facile guardare all'ultimo frame di un'azione. Lavoreremo, l'errore ci sta, è la base per migliorarsi".
Soddisfatto del risultato. E del battesimo: "I tifosi hanno regalato a me e ai nuovi soprattutto nuove emozioni, una grande accoglienza. Fa molto piacere, giochiamo per queste emozioni, già dal mio arrivo in aeroporto, così come per i nuovi calciatori, abbiamo assaporato la passione dei tifosi del Cagliari per la loro squadra".
Il risultato? "Sono convinto che ci sia ancora moltissimo da fare, sono soddisfatto della prestazione, era giusto oggi dare continuità al lavoro che stiamo facendo da un mese e poco più. Mi è piaciuta la prestazione, come i ragazzi stanno applicandosi per intensità e mentalità. Mi preme far vedere alla nostra gente la nostra voglia di fare gioco e di aggredire. Siamo però ancora lontani da un'ottima condizione fisica. Nei duelli non siamo ancora solidi e coraggiosi, possiamo crescere. Credo che ogni squadra abbia le sue fasi di crescita, noi siamo alla fase di consolidamento - conclude Nicola - e credo che sia importante provare ad avere una stagione senza alti e bassi, senza picchi positivi o negativi in eccesso".