Sardegna

Ferragosto tra i divieti contro l'overtourism

Niente pietre per ancorare l'ombrellone, 'guerra' a botti e falò

Redazione Ansa

Turisti sacri, in Sardegna come nel resto del Bel Paese. Quando però l'arrivo in massa dei vacanzieri impatta in modo brutale sul fragile ecosistema dell'Isola, ecco moltiplicarsi le ordinanze dei sindaci per scongiurare l'estate 'cafona' e salvaguardare l'ambiente, dalle coste all'interno, fino alle grandi città e ai piccoli borghi che in questi mesi soffrono di 'overtuorism'. Per chi ha scelto la Sardegna, sarà un Ferragosto con corsa ad ostacoli per non incorrere nelle sanzioni, anche salate, previste in caso di violazione delle norme.

Nei divieti contenuti nei provvedimenti firmati dai sindaci sardi c'è un po' di tutto. Alcune ordinanze, poi, rasentano il comico, anche se giustificate da esigenze reali. Accade così che in alcuni comuni costieri ad alta densità turistica, come Santa Teresa di Gallura o Sant'Antioco, vige il divieto di utilizzare pietre o sassi per ancorare gli ombrelloni. Troppi, spiegano i primi cittadini, i traumi ai piedi dei bagnanti inciampati su pietre impropriamente lasciate sulla spiaggia. Le stesse poi costituiscono un intralcio alla pulizia degli arenili. Le multe? Da 25 a 500 euro.

Fumo e plastica sono ormai banditi sui litorali sardi: i tabagisti dovranno spostarsi nelle apposite aere attrezzate. Occhio poi ai souvenir: in tutta l'Isola non si possono portare via nè sabbia, nè ciottoli e nè conchiglie. Lo prevede una legge regionale che fissa anche sanzioni e prescrive il sequestro del materiale. Da nord a sud, passando per le coste dell'Ogliastra e dell'Oristanese, molte le spiagge a numero chiuso, alcune con ticket d'ingresso e prenotazione, tutte misure per limitare la pressione sugli arenili.

A Olbia la stretta di Ferragosto colpisce gli amanti delle feste in spiaggia: il sindaco Settimo Nizzi ha deciso di vietare campeggi, accensione di fuochi e bivacchi con tende, sedie ed asciugamani, che dovranno esseri rimossi non oltre le 4 del 15. Restrizioni anche per la musica: i locali potranno diffonderla dal vivo o riprodotta fino alle 5.

Poco rumore anche a Sassari: i decibel dovranno cessare entro le 2. Nelle località turistiche di Platamona, Porto Ferro e Argentiera, invece, si potrà ascoltare musica fino alle 3. Restando nel nord ovest, la città di Alghero si prepara all'assalto del centro storico con la predisposizione di aree di sosta gratuite in ingresso.

A Carloforte, l'enclave genovese sull'isola di San Pietro, contro " la consuetudine di festeggiare con scoppi di petardi, mortaretti e artifici di vario genere, concentrati in particolare nell'area centrale dell'abitato", un'ordinanza prevede multe da 100 a 1.000 euro per chi si diverte in questo modo, facendo spaventare anche bambini e animali.

Notte di Ferragosto a Castelsardo con i fuochi d'artificio dalle terrazze del Castello. E allora scatta anche qui l'ordinanza: "Considerato che ceneri o residui dei fuochi artificiali potrebbero cadere nelle vicinanze del Castello dei Doria è vietato il transito e la sosta dei veicoli e dei pedoni nelle strade e nelle aree scoperte pubbliche e private adiacenti il Castello fino ad una distanza di 50 metri".

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