Tre atleti sardi al via alle prossime Paralimpiadi di Parigi, a partire dal 28 agosto. Con loro anche un coach, Stefano Porcu, tecnico di Paracanoa. In Francia da lunedì prossimo Sandrino Porru, presidente della Federazione italiana sport Paralimpici e sperimentali e commissario del Comitato regionale. La speranza medaglie si chiama soprattutto Giovanni Achenza, classe 1971, di Ozieri. Anche perché lui il bronzo nel Triathlon l'ha già vinto a Rio e Tokyo.
"Se la può giocare, certo non è più giovanissimo, ma i tempi che sta ottenendo sono ancora da podio - spiega Porru all'ANSA - Poi è vero che ogni gara fa storia a sè. Ora sarà importante valutare anche le condizioni della Senna". L'ultimo risultato di rilievo è un terzo posto ai mondiali di Losanna, nel 2019. Ma c'è anche il primo posto agli Europei in Spagna, sempre cinque anni fa.
Dopo l'oro di Orro, la Sardegna tifa l'olbiese Sara Desini, classe 1988, per il Sitting volley. Con la Nazionale è arrivata sesta a Tokyo. Gli azzurri sembrano sulla carta lontani dal podio. "È una disciplina- racconta Porru- che in Italia stiamo praticando da una decina di anni. Sì, stiamo migliorando ma a livello mondiale le nazionali da battere sono altre - precisa il presdiente della Federazione - Tuttavia, non siamo lontani: per questo la speranza è di poterci inserire anche noi". Pesano gli ottimi risultati a livello europeo: primi nel 2023 ai continentali di Caorle.
Outsider un altro olbiese: Luca Arca, Tennis in carrozzina. Per lui è la prima volta alle Olimpiadi. "Diciamo che è già un ottimo risultato essere a Parigi: il discorso qualificazione sembrava chiuso e invece Luca ha ribaltato tutto nell'ultima gara - ricorda Porru - Un'autentica sorpresa. E si può davvero dire che può andare alle Olimpiadi senza avere proprio nulla da perdere".
Tra i possibili protagonisti anche l'italo-cubano Oney Tapia, lancio del disco: non è sardo, ma ha iniziato dall'Isola il suo percorso sportivo dopo aver lasciato L'Avana. Prima dell'incidente che gli aveva fatto perdere la vista, ha giocato a baseball anche a Iglesias.
In Francia, come detto, anche Stefano Porcu, direttore tecnico della paracanoa: proprio un mese fa ha ricevuto a Roma una targa per celebrare l'onorificenza di Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica italiana "per il costante impegno nella sensibilizzazione sul tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche e sociali applicato al mondo dello sport".
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