(ANSA) - CAGLIARI, 20 AGO - Licenziamenti mascherati da
proposte di trasferimento fuori dalla Sardegna che
costringerebbero lavoratrici e lavoratori prevalentemente
part-time a rinunciare al lavoro: è quanto sta accadendo nei
punti vendita Conforama di San Sperate e Sassari secondo un
piano di snellimento del personale annunciato dall'azienda ai
sindacati poco prima di Ferragosto e subito rigettato con una
lettera a firma dei segretari regionali Filcams Cgil e Fisascat
Cisl Nella Milazzo e Giuseppe Atzori.
"La decisione di attuare un programma di trasferimenti dai
punti vendita di Cagliari e Sassari verso altri sparsi nel
territorio nazionale e prevalentemente individuati nel Nord
Italia, non può essere accettata perché, di fatto, costituisce
un modo per indurre il personale ad abbandonare il proprio posto
di lavoro", si legge nella lettera delle due sigle in cui viene
anche proclamato lo stato di agitazione del personale.
"E' infatti evidente - denunciano Milazzo e Atzori -
l'impossibilità di affrontare un trasferimento della propria
vita personale o familiare in altre regioni per lavoratrici e
lavoratori con redditi non certo elevati e, oltretutto, in
alcuni casi part-time: sarebbero costretti a rinunciare perdendo
così il posto di lavoro. E questo si configurerebbe come un
licenziamento mascherato".
Da qui la richiesta ai responsabili di Conforama di revocare
la decisione e riavviare sin da subito un dialogo "con
l'obiettivo di individuare azioni alternative e condivise per
risolvere le problematiche espresse dall'azienda". In caso
contrario, Filcams e Fisascat annunciano che allo stato di
agitazione "seguiranno altre iniziative, ben più forti, di
mobilitazione". (ANSA).
Cgil e Cisl denunciano, 'licenziamenti mascherati a Conforama'
Proclamato stato agitazione del personale di Cagliari e Sassari