Sardegna

Sanità: sigle, 'commissariamento Asl strada giusta se serve'

Cgil-Cisl-Uil, 'persona deve essere riportata al centro'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 21 AGO - Per Cgil, Cisl e Uil il confronto con la Regione sul disegno di legge di riordino della sanità e sul commissariamento delle Asl è stato positivo ma ancora interlocutorio, non per i contenuti trattati che sembrano condivisibili, ma per il fatto che sono stati sviscerati tanti argomenti sullo stato di salute del comparto.
    "Noi oggi abbiamo messo sul tavolo una serie di problemi che non sono contenuti in questa proposta di legge - ha detto Nicola Cabras, segretario regionale della Cgil - La presidente ci ha detto che quella del commissariamento è la condizione, la premessa per far ripartire il sistema: ha ascoltato ciò che abbiamo detto, noi giudichiamo positivamente l'apertura di dialogo che è stata fatta, però poi nel dettaglio la legge, ancora dobbiamo approfondirla e la valuteremo. Nel concreto abbiamo chiesto delle misure urgenti perché abbiamo bisogno di dare risposte alle persone su liste d'attesa e altre criticità".
    Secondo Pier Luigi Ledda leader della Cisl "intanto è stato affrontato il tema del disegno di legge che è stato presentato e noi riteniamo che la strada sia quella giusta. Occorre approfondire meglio le ripercussioni, in particolare sul ruolo di Ares. Noi poi abbiamo presentato una serie di richieste che come Cisl riteniamo siano prioritarie, intanto il tema delle liste d'attesa che richiede un investimento sull'assunzione, sugli organici di medici e infermieri e poi riteniamo che si debba procedere con un disegno complessivo che migliori complessivamente il sistema sanitario".
    "È vero che la rimodulazione è necessaria perché le situazioni non possono continuare in questo modo - ha osservato Francesca Ticca, segretaria generale della Uil sarda - Le persone fragili purtroppo vedono la struttura pubblica in forte sofferenza. I commissariamenti, se non si sono raggiunti e non si raggiungono gli obiettivi che sono gli obiettivi essenziali, sono un bene, naturalmente: è chiaro che al centro deve essere di nuovo collocata la persona- E oggi non lo è". (ANSA).
   

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