Sardegna

Rinnovabili: Todde, 'non permetteremo che Sardegna sia svenduta'

Lettera aperta 'faremo il nostro lavoro fino in fondo'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 23 AGO - "La Giunta regionale e gli uffici della Regione stanno lavorando senza sosta alla stesura della mappa delle aree idonee e abbiamo già organizzato e tenuto diversi incontri con i sindaci, con i comitati e con tutti i portatori di interesse coinvolti nella definizione delle aree idonee.
    La Regione, per concludere, non solo individuerà le aree idonee, ma individuerà chiaramente e con precisione anche quelle non idonee all'istallazione di impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili. Faremo il nostro lavoro fino in fondo e non permetteremo, a differenza di chi ci ha preceduto negli anni, che la Sardegna venga ancora calpestata e svenduta".
    Lo scrive la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in una lettera "al popolo sardo" pubblicata sulla Nuova Sardegna, in merito al dibattito e alle polemiche che in questi mesi stanno ruotando attorno alle tante richieste di installazione di parchi eolici in Sardegna.
    "L'articolo 20, comma 7 del decreto legislativo n.199 del 2021 (cosiddetto decreto Draghi) recita: 'Le aree non incluse tra le aree idonee non possono essere dichiarate non idonee all'installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, in sede di pianificazione territoriale o nell'ambito di singoli procedimenti, in ragione della sola mancata inclusione nel novero delle aree idonee' - spiega ancora la governatrice sarda - Il significato di questo importante passaggio è che le aree non idonee vanno identificate in maniera puntuale, oggettiva, motivata e documentata e non è possibile identificare in maniera generica come non idonee tutte le aree non ricomprese tra quelle idonee. Per far sì che vengano riconosciute delle aree non idonee, bisogna quindi che la Regione le individui con i criteri appena citati, e non solo per differenza rispetto alle aree identificate come idonee".
    La Sardegna ha 180 giorni (dal 3 luglio) per dire dove si possono costruire impianti solari ed eolici e dove non si può.
    E' il tempo dato alle Regioni per disegnare la mappa delle rinnovabili sui territori come stabilito dal decreto Aree idonee del ministero dell'Ambiente. (ANSA).
   

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