Sardegna

Siccità in Sardegna, diga attesa da 50 anni pronta nel 2028

Lavori completamento dal 2025, opera a Sarroch da 163 milioni

Redazione Ansa

(ANSA) - SARROCH, 29 AGO - Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, con un investimento complessivo di 163 milioni di euro, ha aggiudicato l'affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori necessari per il completamento della diga sul rio Monti Nieddu, nel territorio di Sarroche (città metropolitana di Cagliari). Sono inclusi 89,5 milioni di euro per i lavori e la progettazione, 40 milioni per somme a disposizione dell'amministrazione e circa 33,5 milioni già spesi nei precedenti appalti tra il 1998 e il 2019. Previsto l'avvio dei lavori nell'autunno 2025: la conclusione dell'opera dovrebbe arrivare nel dicembre 2028.
    "Inutile negare che i tempi si siano allungati troppo - spiega Efisio Perra, presidente del Cbsm - ma ora, dopo tutti gli intoppi speriamo questi vengano rispettati. Si tratta di un'opera fondamentale per il territorio. Attesa da 50 anni è molto importante davanti anche ai continui eventi siccitosi.
    Adesso bisogna invece progettare anche le opere a valle. Per cui le risorse già destinate dalla Regione devono essere impiegate per la progettazione, che fin da ora deve essere avviata, perché non ci sia poi il paradosso che terminata l'ultima diga l'acqua non possa più essere resa disponibile".
    La nuova diga, che avrà un'altezza di circa 80 metri e una capacità di accumulo di 35,4 milioni di metri cubi d'acqua, sarà la prima in Italia ad essere realizzata con utilizzo del calcestruzzo compattato a rulli per il nucleo e di quello vibrato per il paramento di monte. La diga sul rio Monti Nieddu rappresenta l'elemento principale dello schema idrico previsto nel territorio sud-occidentale della Sardegna. Un progetto che punta a soddisfare diverse esigenze compresi l'approvvigionamento di acqua potabile per il potabilizzatore di Sarroch, l'irrigazione della piana di Pula e la protezione della valle tramite la capacità di regolazione delle acque. La diga principale sarà in futuro anche alimentata dalle acque dell'adiacente bacino del rio Is Canargius attraverso la realizzazione di un secondo sbarramento, convogliate tramite una galleria artificiale di interconnessione tra gli invasi. Questo ulteriore intervento richiederà circa 25 milioni di euro. Con separati appalti il Consorzio ha previsto opere accessorie.
    (ANSA).
   

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